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Lampedusa, 10 anni fa la tragedia all'isola dei Conigli


La notte del 3 ottobre 2013, una notizia drammatica arrivata da Lampedusa avrebbe lasciato attonito il Paese nelle ore successive: di fronte all'isola dei Conigli, "un piccolo tesoro di sabbia bianca e acque incontaminate", la "spiaggia più bella del mondo" come viene descritta, morirono 368 migranti, somali ed eritrei. L'imbarcazione, su cui avevano preso posto oltre cinquecento persone, si trovava a meno di tre chilometri da Lampedusa. E fu per il bisogno di segnalare la loro posizione, che alcuni decisero incautamente di dare fuoco ad un coperta, provocando un terribile incendio a bordo che provocò il naufragio dello scafo. Il bilancio di perdite di vite umane fu devastante. Si salvarono soltanto superstiti 155 migranti. Papa Francesco non esitò a parlare di vergogna per il genere umano. Il 24 ottobre 2013 il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, insieme all'allora presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, furono ricevuti a Bruxelles dal Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, al quale fu chiesto di intervenire al più presto a una revisione delle leggi europee in materia di asilo politico, definendo la Bossi-Fini-Maroni una "risposta ignominiosa a una domanda di tipo umanitario".

Da quel giorno, il 3 ottobre è la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione", momento di ricordo e raccoglimento a Lampedusa alle 3.15, l'ora del naufragio. Ora è in corso la marcia verso il mare con la deposizione alle 10,30 di una corona di fiori. Le foto della commemorazione di stanotte.









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