La sicurezza del lavoro vista dal Salone del Libro di Torino
- di Mariella e Luisella Fassino
- 19 mag
- Tempo di lettura: 3 min
di Mariella e Luisella Fassino

Ultimo giorno oggi, lunedì 19 maggio, della 37a edizione del Salone internazionale del libro di Torino. Come negli anni precedenti, si è rivelata una gioiosa e caotica kermesse, che ha fatto da allegro contrasto alla cappa di mesto umore che appesantisce la città e che la fa sentire il fanalino di coda del nord Italia, con le sue vetrine vuote, le serrande abbassate, i marciapiedi sporchi, soprattutto delle periferie, il commercio che ristagna, la grande fabbrica che non c'è più. Dal 15 maggio, la gente si è letteralmente moltiplicata alle stazioni, nella metro, per le strade, accalcandosi agli ingressi del Lingotto per poi percorrerne curiosa le lunghe gallerie degli stand, portatori di un'offerta culturale quantomai eterogenea che ha contemplato anche le grandi istituzioni, le forze dell'ordine e gli istituti di previdenza e di assicurazione per i lavoratori come Inps e Inail. Tra questi colossi si è inserito lo stand dei Consulenti del Lavoro, parlando di lavoro da più punti di vista, da quello dei doveri ai diritti alle normative al welfare, dal mobbing al benessere del lavoratore, dai contratti alle malattie professionali.
Le malattie professionali per l'esposizione al sole
Sul tema delle malattie professionali, chi scrive ha potuto partecipare a una tavola rotonda che ha messo a fuoco i problemi dermatologici dei lavoratori outdoor. L’occasione ha portato anche a discutere di liste d’attesa e dell’organizzazione dei servizi di medicina specialistica che vede nell’accesso al secondo livello, caratterizzato dalla maggiore complessità diagnostico-terapeutica l’ingorgo degli ambulatori, delle sale d’attesa, del lavoro di impiegati e addetti alle prenotazioni.
I lavoratori outdoor svolgono in prevalenza la loro attività professionale all’aria aperta, sono pertanto esposti a tutte le patologie dermatologiche indotte dalla radiazione ultravioletta. L’elenco delle categorie interessate è lunghissimo, non solo i contadini e gli addetti alla manutenzione delle strade e della cantieristica edile ma anche i marinai, le forze dell’ordine, i vigili urbani, gli operatori ecologici, gli addetti alla manutenzione delle linee elettriche, delle pompe di rifornimento dei carburanti, e tutti i lavoratori dell’industria turistica dai bagnini alle guide alpine, ai maestri di sci oltre che degli sport all’aria aperta. Il rischio prevede non solo l’insorgenza dei tumori cutanei, ma anche la possibilità che si sviluppi una malattia infiammatoria acuta o cronica della pelle. Tale eventualità aumenta se il lavoratore ha un fototipo 1-2 geneticamente meno protetto dai danni che gli UVA possono recare alla pelle oppure se è un lavoratore anziano perché il danno foto-indotto si accumula nel tempo.
Scarsa conoscenza dei rischi
Non sempre il lavoratore e il datore di lavoro sono consapevoli di questi rischi e non mettono in atto misure di protezione come gli schermi solari in crema, gli indumenti, i cappelli, i copri nuca che potrebbero prevenire o limitare la patologia. Non predispongono di zone d’ombra per il ristoro e il consumo dei pasti, non mettono in relazione la patologia con la foto-esposizione. Pertanto molte di queste malattie sfuggono alla segnalazione e alla presa in carico da parte dell’INAIL che ne prevede, dal 2008 l’inserimento nelle nuove tabelle delle malattie Professionali e dell’Industria, dotando il lavoratore delle adeguate tutele assicurative. Alcune regioni, come la Toscana hanno diffuso opuscoli in cui spiegano ai lavoratori outdoor i rischi, le modalità per limitarli, i diritti e le tutele.
L’INAIL distribuiva nel suo stand, adiacente a quello dei Consulenti del Lavoro, un esaustivo e agile volume dal titolo: il melanoma cutaneo professionale da radiazioni solari, che aiuta a comprendere i pericoli a prevenirli e a orientarsi nel percorso medico-legale qualora l’interessato ritenga che ci sia un nesso tra la malattia da cui è affetto e l’esposizione professionale agli UVA.
Anche in una piccola tavola rotonda, una goccia nel grande mare del Salone del libro, si sono portati così alla ribalta argomenti che toccano i diritti e le tutele dei cittadini, cercando di aumentarne la consapevolezza e l’attenzione.
コメント