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La Posta della Porta di Vetro "Incredibile, anche sulla vendita Iveco i sindacati si dividono!"


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Sull'articolo Iveco, Fiat e altro ancora: non era scontato che finisse così... [1] riceviamo da Adriano Serafino


Al termine della lettura dei comunicati delle segreterie nazionali della Fim, Fiom e Uilm, sono rimasto basito stropicciandomi gli occhi per una rilettura più attenta per rendersi conto di che cosa abbia impedito di scrivere un comunicato unitario in un frangente tanto importante. I testi sono simili per analisi e preoccupazioni. Per richieste di assicurazioni e altro ancora. Quando si individuano le “grandi” diversità… si stenta a credere. Penso che la non capacità e la pazienza per una mediazione unitaria sia un effetto collaterale "di un colpo di sole!".

La Fim-Cisl si differenzia perché richiede che “Rispetto alla ventilata cessione dell’intero Iveco Group a Tata, la nostra posizione è netta: chiediamo al Governo italiano di intervenire per mantenere una presenza di Exor. È infatti noto, che pur detenendo solo il 27% delle azioni, in base alla normativa societaria olandese, tale quota consente un controllo effettivo superiore al 50% e dunque, un’eventuale vendita sarebbe una scelta deliberata, non obbligata.”

La Fiom-Cgil si differenzia perché richiede che “L’operazione finanziaria non può essere considerata chiusa e immodificabile. Per la Fiom è necessario che non tutto il pacchetto azionario venga ceduto e che comunque sia presente lo Stato con una delle controllate, come Leonardo che, oltre all’acquisizione del ramo Defence, dovrebbe entrare anche nell’operazione Iveco-Tata Motors. (…) La Fiom-Cgil promuoverà assemblee in tutto il gruppo per informare le lavoratrici e i lavoratori e saranno decise le iniziative da mettere in campo per garantire un futuro contrattuale e occupazionale”.

La Uilm-Uil chiude il suo comunicato con l'auspicio che ”Per incidere su questa vicenda come sulle innumerevoli altre che l’hanno preceduta e che seguiranno, occorre intervenire sui fondamentali delle politiche nazionali ed europee, per invertire il triste destino che sembra tracciato per l’Italia. Nel prossimo incontro previsto per settembre speriamo vivamente di poter incontrare presso il Mimit esponenti di Tata Motors, per poter interloquire direttamente con loro”.


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