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Il ritorno a Meana di Susa "in compagnia" di Gobetti e Bobbio

Aggiornamento: 5 set 2023

di Elia Piovano

A Meana di Susa in provincia di Torino, vicini al confine francese, ormai da molti anni l’ultima domenica di agosto, si svolge la giornata gobettiana meanese. Un pomeriggio di incontri e riflessioni su Piero Gobetti e Ada Prospero sua moglie e sulla Resistenza. La locale chiesa Battista ospita, da più di dieci anni, il convegno nato dall’incontro di Piera Egidi e Giorgio Bouchard con il Centro Studi Piero Gobetti, diretto prima da Carla Gobetti e attualmente da Piero Polito. Meana di Susa è un luogo particolare dove insieme a Torino, Ada Prospero Gobetti costituì uno dei maggiori centri della Resistenza. Qui soggiornò il filosofo Benedetto Croce, amico della coppia Gobetti-Prospero e sarà lui ad incoraggiare Ada, durante le passeggiate meanesi, a scrivere il libro “Diario Partigiano”.


Le altre voci: da Dorso a Capitini

Piera Egidi Bouchard e Pietro Polito, nell'ultima edizione della giornata gobettiana 2023, attraverso la presentazione di due libri: L’editore ideale di Piero Gobetti[1] e Viaggio nella storia della cultura a Torino[2] di Pietro Polito, hanno dato “voce” non solo a Gobetti ma anche a Norberto Bobbio, Guido Dorso, Aldo Capitini.

Le riflessioni sulla propria persona e sul proprio modo di essere, i tentativi autobiografici di Gobetti, raccolti in L’editore ideale, colpiscono per la loro profondità e severità.

Si nota una certa dissonanza tra la giovane età e la maturità di questo ragazzo: la consapevolezza del proprio talento e la volontà nel “fare” dell’azione sono gli elementi caratterizzanti di questo suo essere.

Dice di se stesso: "voglio impormi del lavoro. Trovarmi sempre di fronte a un compito più grave che devo superare (…) Dicono che sono ambizioso, arrivista, egoista. Chi sa? (…) Ma per la mia fama. E che me ne importa? Non è meglio prodigarsi oltre che per sé per gli amici, per gli altri, per la cultura di questa povera patria".

Un’idea di dovere legata al servizio della comunità per un miglioramento collettivo, così come espresso in questo piccolo frammento autobiografico, forse dovrebbe essere tenuta in maggior considerazione se vogliamo contribuire a migliorare il nostro Paese.

Non si può parlare di Piero senza parlare di Ada e non si può parlare di Ada senza parlare di Piero, un amore giovanile e profondo, vissuto con intensità e gratitudine: "La mia bella sorella d’elezione, come un angelo che mi guida e che insieme io devo aiutare a concretarsi (…) Sento finalmente l’amore come verità, come serenità. (..) Ho dovuto rifarmi un senso morale, un senso della vita forte a sedici anni, in gran parte a diciassette, e siccome me lo son fatto pensando a lei glie ne sarò grato sempre (…) Ho creduto in lei e la amo tanto perché mi fa credere ancora adesso (…) Sono scolaro e maestro insieme e solo a questo patto posso amare (…) Questo amore è una mia conquista. Per perderlo dovrei impazzire. Ma non lo posso perdere. C’è in me la sicurezza dell’eternità.".


Reciprocità e parità tra Ada e Piero

Sono scolaro e maestro insieme e solo a questo patto posso amare” questa frase ci restituisce un’idea di reciprocità e di parità tra Ada e Piero, più che mai se pensiamo al contesto storico e sociale in cui questo amore è nato e alla giovane età dei due protagonisti, di loro emerge la maturità e l’emancipazione di coppia.

Alla luce di queste parole di Piero è difficile non pensare alla cronaca di questi giorni senza porsi degli interrogativi.

Il Viaggio nella storia della cultura a Torino, ci offre la possibilità di rileggere alcuni “giganti” del Novecento attraverso il percorso culturale e biografico di Pietro Polito.

Un percorso fatto di impegno e di militanza culturale che si esprime con la ricerca e numerose pubblicazioni sia riferite al tema dell’obiezione di coscienza, del pacifismo e all’incontro con il professore Norberto Bobbio e con la cultura dell’iniziativa ispirata a e da di Gobetti.

Il baricentro culturale di questo viaggio lo si ritrova nel binomio Bobbio-Gobetti, Polito attraverso le sue opere ci permette di scoprire da diverse angolature le tematiche espresse da Bobbio e Gobetti e scoprirne le relazioni. Come curatore delle opere di Bobbio, Polito ha condiviso dieci anni di lavoro con il Professore, intessendo non solo un rapporto professionale. ma anche umano fatto di affetto e riconoscenza verso chi è, a ragione, ritenuto un Maestro.


Il lavoro di scavo di Pietro Polito

L’innamoramento e la passione per Gobetti nascono durante gli studi universitari con la tesi, suggerita da Bobbio, su Marx e Gobetti, per proseguire con le numerose pubblicazioni e l’attuale impegno al Centro Studi Gobetti. Polito indaga Gobetti e quindi Ada, il suo interesse per le ideologie del Novecento lo portano anche a Guido Dorso e al tema del meridionalismo, anche in questo caso intrecciando una relazione tra Gobetti e Dorso.

Uno dei meriti di questo libro è quello della contemporaneità, Polito attraverso il suo sguardo di intellettuale militante rende attuali, vive le idee di questi/e grandi del Novecento, invitandoci così a fare nostri questi insegnamenti. Come in tutti i percorsi troviamo delle indicazioni che ci aiutano ad orientarci lungo un cammino culturale lungo quarant’anni, il libro contiene 499 schede bibliografiche ordinate cronologicamente in sette sezioni.

Piero e Ada Gobetti, Norberto Bobbio, Guido Dorso, Aldo Capitini, Domenico Sereno Regis, sono alcuni dei pensatori e delle pensatrici che Polito ha indagato e ci propone attraverso le sue riflessioni convinto che sia necessario: "Pensare alla cultura non come forma di evasione ma come fattore fondamentale di cittadinanza attiva, la cultura può darci la possibilità di produrre umanità e nuova etica".

ll duo Pizzulli, Maria Teresa e Carmela Pizzulli, ha aperto, intervallato e concluso le relazioni con le bellissime musiche di compositrici da tutto il mondo".


Note

[1] Piero Gobetti, L’editore ideale – Frammenti autobiografici, con iconografia a cura e prefazione di Franco Antonicelli, Nuova edizione a cura di Pietro Polito e Marta Vicari, Aras Edizioni, 20223 [2] Pietro Polito, Viaggio nella storia della cultura a Torino – Bibliografia degli scitti 1975-2020, a cura di Pina Impagliazzo, Rainieri Vivaldelli editori Torini, 2022

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