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Attentato Istanbul: la Turchia accusa gli Usa


L'accusa non ha precedenti e rischia di provocare un terremoto nelle relazioni diplomatiche tra Turchia e Stati Uniti, con gravi ripercussioni all'interno della Nato (Ankara conta una forza armata di un milioni di uomini), dopo le dichiarazioni del ministro dell'Interno di Ankara Süleyman Soylu, secondo cui Washington continua ad appoggiare le forze democratiche siriane, che sono una copertura del PKK. L'ordine dell'attentato, per il quale sono stati arrestati una donna che ha lasciato il pacco bomba e altri 20 sospetti, sarebbe partito da Kobane/Ayn-Al Arab, controllata dal PKK/SDF in Siria. Di qui l'accusa di corresponsabilità agli Usa lanciata dal ministro dell'Interno turco, che non può non parlare a nome del presidente Erdogan, nel massacro di piazza Tarkim il PKK e il Partito dell'Unione Democratica siriano. Soylu ha poi rincarato la dose, incolpando il governo degli Stati Uniti di cinismo con il suo messaggio di condoglianze. Tipico, ha affermato il ministro "dell'assassino che torna sulla scena del delitto".


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