Regio, la nuova stagione nel segno della passione ed energia
- Mara Martellotta
- 13 ore fa
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Uno sguardo al cartellone delle opere
di Mara Martellotta

Si ispira al colore rosso la stagione 2025/2026 del Teatro Regio di Torino, che inaugurerà il 10 ottobre prossimo con l’opera “Francesca da Rimini” di Riccardo Zandonai. Grande attesa per il ritorno di Roberto Bolle, che porta in scena il balletto intitolato “Caravaggio”, e di Riccardo Muti, che dirigerà il “Macbeth” nel nuovo allestimento della figlia Chiara Muti.
“Rosso fa riferimento al sangue – ha affermato il Sovrintendente del Regio Mathieu Jouvin – c’è passione ed energia nel sangue, oltre al lato negativo, perché quando la passione perde il controllo conduce alla violenza. Il sangue è allo stesso tempo il bene e il male”.
Il rosso è il colore simbolo del cartellone dell’anno a venire del Regio, che contempla 10 titoli, di cui 4 nuove produzioni. È rosso il sangue che sgorga dall’amore proibito tra Paolo e Francesca, nella “Francesca da Rimini”.
Riccardo Zandonai, compositore italiano vissuto tra l’Ottocento e il Novecento, scomparso nel 1924, la sua “Francesca da Rimini” è un’opera tratta dal libretto di Tito II Ricordi, dall’omonima tragedia di Gabriele D’Annunzio, la cui prima esecuzione avvenne proprio al Teatro Regio di Torino il 19 febbraio 1914.
Nel ruolo di Francesca è stata scelta l’uzbeka Barno Ismatullaeva, che al Regio è stata già interprete in “Butterfly”; Paolo il Bello avrà la voce di Roberto Alagna e lo spettacolo verrà presentato nel nuovo allestimento di Andrea Bernard. Sempre alla bacchetta del neodirettore musicale del Regio Andrea Battistoni è affidato il titolo di chiusura della stagione, la “Tosca” di Puccini, presentata in un nuovo spettacolare allestimento firmato dal regista Stefano Poda, che sarà in scena dal 12 al 21 giugno prossimi. A interpretare Floria Tosca sarà Chiara Isotton, che l’ha appena cantata con grande successo alla Scala di Milano.
Francesca da Rimini e Tosca, illustrano la linea artistica del Regio, secondo Jouvin, "che coincide con l’alternanza di titoli di grande fama ad altri più rari”.
I due attesissimi ospiti della prossima stagione saranno Roberto Bolle e Riccardo Muti, rispettivamente al Teatro Regio dal 27 al 29 novembre e dal 27 febbraio al 7 marzo prossimi. Bolle anticiperà la sua presenza al Regio rispetto alle sue precedenti esibizioni torinesi, che lo vedevano protagonista nelle festività di fine anno, e porterà sul palco del teatro torinese una creazione coreografica di Mauro Bigonzetti, dedicata a Caravaggio. Per la quarta volta in 5 anni, a dimostrazione di un rapporto consolidato, torna al Regio Riccardo Muti, dirigendo il “Macbeth” di Verdi nel nuovo allestimento della figlia Chiara Muti.
A rappresentare i tradizionali balletti natalizi, nel mese di dicembre saranno chiamati il Balletto del Teatro Nazionale di Praga, che porterà in scena “Romeo e Giulietta” di Prokofev, e il Balletto del Teatro Nazionale di Riga, con “Il lago dei cigni”. Il mese di novembre accoglierà l’opera di Mozart “Il ratto del serraglio”, spettacolo allestito da Michel Fau, importato da Versailles, dove ci si trova di fronte a un palco decisamente più piccolo rispetto a quello del Regio. Dal 31 marzo al 12 aprile andrà in scena “Dialogues des Carmélites” di Francis Poulenc, mai rappresentato prima a Torino.
Il cartellone sarà completato dall’opera ultima di Bellini, “I puritani”, in scena a maggio con la star internazionale John Osborn. Sono 75 le repliche in programma per la prossima stagione, che vedranno impegnati l’Orchestra e il Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Ulisse Trabacchin, a cui si aggiunge il Coro delle Voci Bianche diretto da Claudio Fenoglio. Il Regio si conferma ancora per la prossima stagione un teatro aperto a tutti, sempre più accessibile grazie alle promozioni, che non consisteranno solo nell’ anteprima giovani under 30 con il biglietto a 10 euro, ma ora, con l’istituzione della Regio Card under16, dà diritto all’acquisto di un biglietto a 10 euro e lo sconto del 10% per l’eventuale accompagnatore.
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