La Posta della Porta di Vetro. "Lo scannatoio in Ucraina deve cessare, Trump ora ci prova"
- La Porta di Vetro
- 3 giorni fa
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Aggiornamento: 2 giorni fa

In merito all'articolo Bruxelles sveglia! Sull'Ucraina serve uno scatto d'orgoglio di Stefano Rossi in https://www.laportadivetro.com/post/la-posta-della-porta-di-vetro-lo-scannatoio-in-ucraina-deve-cessare-trump-ora-ci-prova scrive Piera Egidi Bouchard, collaboratrice de La Porta di Vetro.
Ho letto con grande interesse, apprezzando la passione espressa a caldo da Stefano Rossi nell'immediatezza del piano presentato dal presidente americano Donald Trump, però mi sembra doveroso precisare alcuni passaggi.
In primo luogo, vorrei ricordare che il problema è tra Usa e Russia, poiché la guerra è iniziata sotto l'amministrazione Biden, riflesso evidente dell'espansionismo Nato a guida americana.
L'Ucraina ha perduto la guerra da molto tempo ed è stata tenuta in vita soltanto grazia al sostegno europeo, a cui interessava in particolare il rilancio delle industrie di armi, come è dimostrato quotidianamente dalle prese di posizioni di vari governi e dalla politica che enfaticamente e ipocritamente viene chiamata "riarmo", come se gli Stati avessero smesso di riempire gli arsenali negli anni passati.
Il principio di realtà, che lo si voglia o no, è nella proposta Trump, su cui si può ancora contrattare qualcosa, ma non tanto. Nelle guerre c è sempre chi vince e chi perde. Purtroppo. Ciò non esclude l'Europa dal riprendere un ruolo centrale nei rapporti con l'Ucraina su un piano diverso, non più unicamente militare, ma su quello della ricostruzione.
All'opposto il rifiuto della proposta di pace potrebbe tradursi in una pericolosissima escalation in cui sarà prima o poi direttamente coinvolta l'Europa con il rischio di precipitare nella Terza guerra mondiale. Ora pensiamo alla ricostruzione dell'Ucraina e a contribuire a far cessare il massacro di giovani vite, da una parte e dall'altra.













































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