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"Basta con i droni alla Russia": l'Ucraina accusa l'Iran di crimini di guerra

Aggiornamento: 25 giu 2023

La guerra tra Ucraina e Russia allarga sempre più a macchia d'olio la divisione tra gli Stati. Oggi, 17 ottobre, il Ministero degli Esteri ucraino ha accusato in un comunicato ufficiale l'Iran degli ayatollah complice nei crimini della Russia.[1]

"Fornire armi per condurre una guerra di conquista in Ucraina - scrive in una nota il Ministero degli Esteri - rende l'Iran un complice del crimine di aggressione, crimini di guerra e atti terroristici russi contro l'Ucraina. Chiediamo a Teheran di interrompere immediatamente le consegne di armi alla Russia. In caso contrario, l'Iran e la sua leadership avranno la responsabilità più grave, anche nel quadro dei processi internazionali per i crimini della Russia contro l'Ucraina".

Nota Ministero esteri ucraino

Accuse pesanti che per alcuni versi rischiano di accelerare quel processo di aggregazione sullo scacchiere internazionale di quei Paesi che al Palazzo di Vetro dell'Onu o si sono astenuti (35, tra cui Cina, India, Sud Africa, Pakistan) o hanno votato contro insieme alla Russia (Bielorussia, Corea del Nord, Nicaragua e Siria) sulla Risoluzione di condanna delle annessioni illegali da parte del Cremlino presentata giovedì scorso che ha ricevuto l'assenso di 143 stati.

Nell'imminenze del voto, l'ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, aveva esortato tutte le nazioni a mandare un messaggio chiaro, ovvero che il mondo "non tollererà che ci si impossessi della terra di un vicino con la forza". Per contrasto, Mosca aveva definito la risoluzione uno strumento "politicizzato e apertamente provocatorio".


Ora, dopo la mobilitazione odierna dell'esercito bielorusso ai confini dell'Ucraina, a stretto giro di posta si registra la dura presa di posizione di Kiev contro Teheran. Un gesto che non potrà non sollecitare l'Occidente, l'Europa in particolare, a premere sul governo della Repubblica islamica già sotto scacco per la repressione contro le manifestazioni di protesta interna che ha provocato fino ad oggi centinaia di morti e ventimila arresti. Di conseguenza, si prefigura una escalation di contrasti sul piano diplomatico che potrebbe riverberarsi anche sul piano militare.


Germana Tappero Merlo, L'Editoriale della domenica: 60 anni fa la crisi dei missili a Cuba, in https://www.laportadivetro.com/post/l-editoriale-della-domenica-60-anni-fa-la-crisi-dei-missili-a-cuba

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