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“Amata Amazzonia”, delusioni e propositi di una esortazione papale

Aggiornamento: 23 apr 2023

di Luca Rolandi


Tanta, troppa attesa per l’esortazione apostolica del Papa al termine del Sinodo dedicato all’Amazzonia. I tradizionalisti esultano come se fosse una loro vittoria, i progressisti masticano amaro perché non si fa esplicito riferimento, come da essi sperato, sul tema del celibato dei preti, diaconia femminile, ruolo laicale più allargato negli uffici liturgici. Ma in realtà circoscrivere e considerare il valore di una riflessione ampia e approfondita in una battaglia interna tra fazioni, bergogliani e antibergogliani, è davvero molto svilente per ciò che rappresenta la dimensione della sinodalità, il mistero della Chiesa nel mondo, la testimonianza di miliardi di uomini che credono in Gesù Cristo morto e risorto per la salvezza del mondo. Le vie possibili per superare la regola restano esclusivamente quelle già previste dal codice di diritto canonico e cioè che un vescovo chieda al Papa la dispensa da una delle materie obbligatorie per accedere al sacerdozio, fra queste anche il celibato. La possibilità̀ di ordinare uomini sposati però è discussa dalla Chiesa, lo sarà ancora in futuro. Una realtà che esiste, per esempio, nelle Chiese orientali. Si tratta di una discussione plurisecolare che nel Sinodo si è liberamente affrontata, non in forma isolata, ma nell’intero contesto della vita eucaristica e ministeriale della Chiesa, oltre le visioni apocalittiche degli oppositori e le forzature avventuristiche degli ultraprogressisti. Un errore e una semplificazione ora urlare con titolazioni ad effetto, per esempio “nessun spiraglio per i preti sposati”, come se la chiesa fosse una organizzazione solo umana, e non misteriosamente legata ad una prospettiva spirituale altra e oltre. L’esortazione sull’Amazzonia dice molto di più oltre il contesto e il tema di cui ora tutti parlano. Francesco è alla ricerca di soluzioni che considerino i diritti dei popoli originari, che difendano la ricchezza culturale e la bellezza naturale della terra. E cerca di sostenere le comunità cristiane con soluzioni pastorali idonee. Querida Amazonia è un atto d’amore del papa verso un continente e una terra dimenticate da Dio e dagli uomini. Sogna un’Amazzonia che preservi la sua ricchezza culturale. Che custodisca la sua vita e le sue foreste. E infine sogna comunità̀ cristiane capaci di incarnarsi in Amazzonia e di costruire una Chiesa dal volto amazzonico. L’Amazzonia è per Francesco il grido del povero che nessuno ascolta, la disperazione degli oppressi che abbiamo dimenticato, l’eco-sistema di un ambiente che spesso distruggiamo o assecondiamo ai nostri interessi economici. E non si tratta solo di una dimensione politica o la riduzione della Chiesa alla sola dimensione del qui e ora, sociale e politica: in gioco ci sono il futuro dell’umanità che per i credenti è nelle mani dell’uomo perché donata da Dio.


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