Torino ancora in piazza per sostenere la Pace e Gaza
- La Porta di Vetro
- 21 set
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Un'altra giornata importante oggi, 22 settembre, a Torino. Un corteo sta attraverso le strade del centro cittadino dirigendosi, mentre scriviamo e pubblichiamo, verso piazza Vittorio Veneto, con un itinerario partito dalla concentrazione di piazza Carlo Felice, punto di raccolta della mobilitazione per lo sciopero generale dei sindacati di base. Una mobilitazione per la pace. Un incontro di giovani e meno giovani e famiglie per una tregua che scongiuri il pericolo che Gaza sia letteralmente cancellata dalla faccia della Terra e i palestinesi decimati come popolo ed entità politica dalle forze armate di Tel Aviv, in quello che il mondo denuncia come l'impegno prioritario del governo Netanyahu, cui non pare vero di sfidare la comunità internazionale, respingendo il riconoscimento dello Stato Palestinese, con l'appoggio del presidente americano Donald Trump. Un isolamento suicido che sta offendendo la parte maggioritaria di Israele che si riconosce nella democrazia e nel rispetto dei popoli.


Haaretz: cricca di criminali e mafiosi al governo
Ma non solo. Nell'edizione on line di oggi, Haaretz, il quotidiano di sinistra, mette in guardia contro i tentativi di autentico blocco della democrazia che si agita nella mente del primo ministro. Il titolo, che presenta l'articolo di Yossi Verter, è quantomai esplicativo: Il complotto di Netanyahu per ostacolare le prossime elezioni israeliane scatena un inaspettato invito all'azione. Scrive l'editorialista: "Le preoccupazioni per l'ostruzione o il rinvio delle prossime elezioni israeliane si sono recentemente diffuse come una piaga nelle regioni liberali della mappa politica e negli elettori dell'opposizione". Per poi aggiungere con parole di fuoco che si stampano sulla coscienza di tutti gli israeliani e degli ebrei nel mondo: "Si tratta di una risposta naturale al comportamento criminale e mafioso della coalizione di governo, che ha calpestato ogni norma di base e ha combattuto il sistema giudiziario con la stessa determinazione di quella che l'esercito mostra nella Striscia di Gaza."
Per contro, Haaretz riporta la dichiarazione dell'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yechiel Leiter, che ha postato una dura critica al primo ministro britannico Keir Starmer in seguito al riconoscimento da parte della Gran Bretagna di uno stato palestinese: "Quando Neville Chamberlain si vendette ai nazisti, credette (scioccamente) di evitare il conflitto. L'unica cosa che Starmer sta cercando di evitare è una presa di potere islamista della Gran Bretagna. Ha ricompensato i nuovi nazisti e otterrà solo vergogna", ha scritto Leiter su X.
Oramai, il gruppo di potere che sta amputando progressivamente la democrazia nello Stato di Israele, ha oltrepassato la soglia persino immaginata da Orwell con il suo distopico romanzo "1984".

















































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