ORIZZONTI D'EUROPA. "L'assedio" dei mega trattori
di Mercedes Bresso
Plenaria a Bruxelles caratterizzata dall’assedio di enormi trattori con gli agricoltori che protestavano non si sa bene per che cosa e contro chi, esprimendo sostanzialmente il grande malessere del settore. Nella protesta si mescolavano la compressione dei prezzi a causa delle politiche della grande distribuzione e del commercio all’ingrosso (sul tema esiste una direttiva UE, recepita da Paolo de Castro del Pd durante il suo mandato di ministro delle Politiche agricole, che permetterebbe al governo di intervenire quando i prezzi assicurati ai produttori non coprono i costi) e la paura per il peso sul settore delle norme del Green Deal, peraltro mai approvate perché rigettate dal Parlamento e in seguito ritirate dalla Commissione.
Ogm, pesticidi, Green deal
La sola norma che concerne l’agricoltura che abbiamo approvato in questa plenaria è sulla regolamentazione delle nuove tecniche genomiche, NGT, e va a favore degli agricoltori, sottraendo queste tecniche dalle norme molto più restrittive relative agli OGM e consentendone quindi un utilizzo più semplice e rapido, proprio per permettere alle nuove tecniche di sviluppare piante capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici come siccità o inondazioni, ma anche di resistere alle pesti sempre più aggressive senza o con minore uso di pesticidi. Come è noto invece le norme sul controllo delle emissioni dei grandi allevamenti bovini sono state stralciate da quella più generale sulle emissioni industriali e dovranno essere riproposte con un testo ad hoc, così come è stata rifiutata dal Parlamento quella sul dimezzamento dell’uso dei pesticidi ed è poi stata ritirata dalla Commissione. Ovviamente dovrà essere riproposta nella prossima legislatura con delle modifiche che dovranno tenere conto della capacità di adattamento del settore e delle alternative disponibili.
Per essere chiari: l’agricoltura dovrà fare la propria parte nell’attuazione del Green deal ma occorre che le norme che la riguardano siano più discusse con il settore e con i ricercatori in modo che siano realizzabili senza distruggere la produzione e la competitività della nostra agricoltura che è essenziale per la sicurezza alimentare strategica e che rappresenta uno dei pilastri delle nostre esportazioni nel resto del mondo.
Le interferenze della Russia
L’altro argomento che ha suscitato un intenso dibattito è stato il rapporto sul cosiddetto Russiagate , cioè sulle interferenze della Federazione Russa nei processi democratici dell’Unione e in particolare sulle prossime elezioni europee. Si ricorderà che furono dimostrate pesanti interferenze del Cremlino nella Brexit, finalizzate a indebolire e frammentare l’Unione. È del tutto possibile, considerata la differenza molto bassa fra i sì e i no, che queste interferenze siano state determinanti nel risultato che ha prodotto danni molto gravi sia all’Unione, sia al Regno Unito. Ma nel tempo sono stati scoperti molti altri casi di interferenze russe.
Oggi la preoccupazione per il sostegno aperto di Vladimir Putin alle “democrazie illiberali” e a tutti i partiti che si oppongono al processo di maggiore integrazione europea, che si tradurrà probabilmente in un sostegno anche economico a tutti gli anti-UE, è molto viva nelle istituzioni europee.
La risoluzione parte anche dalla scoperta che una deputata verde lettone agiva come spia per la Russia, ma richiama i numerosi casi in cui le interferenze sono state dimostrate, compresi gli abboccamenti per i finanziamenti alla Lega da parte dei russi nel famoso caso dell’hotel Métropole, richiamato nel testo e che ha provocato il voto contrario della destra italiana, o i finanziamenti al partito della Le Pen e a altri movimenti della estrema destra anti Europa.
La risoluzione dopo aver ricordato i numerosi casi accertati finora invita la Commissione e gli Stati Membri a prendere misure urgenti per rendere le prossime elezioni europee il più possibile sicure da interferenze straniere, in particolare controllando l’operato dei social media e di tutte le tecniche per diffondere le fake news e più in generale per garantire la cyber sicurezza.
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