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"Daniele Franchi merita una Borsa di studio in suo ricordo"

Aggiornamento: 26 mar

di Roberto D'Angelo

 


I colleghi e amici Roberto Prota e Corrado Vitale[1] stanno proponendo, attraverso l'Associazione La Porta di Vetro, una lodevolissima iniziativa per mantenere vivo il ricordo di Daniele Franchi, commemorato l'11 gennaio scorso in un emozionante incontro nell'Aula Carle dell'Ospedale Mauriziano, fortemente voluto dall'ex direttore generale dell'Ordine Mauriziano, e presidente dell'Associazione Verso Itaca, Gian Paolo Zanetta e da Michele Ruggiero.[2]

Su cosa è stato Daniele Franchi per il Mauriziano e sulla battaglia che ha combattuto, perché di battaglia si è trattato, sono stati scritti libri e articoli, che invito a leggere chi ancora non lo ha fatto[3]. Una battaglia dicevo, che ha iniziato praticamente da solo, contro una parte delle istituzioni e dei media che raccontavano all’opinione pubblica un realtà falsa sui motivi che avevano portato un ente secolare come l’Ordine Mauriziano al tracollo finanziario. Solo un uomo con i principi la perseveranza e la tenacia di Daniele Franchi poteva riuscire a dimostrare alle autorità giudiziarie, contabile e civile, le vere ragioni che avevano causato tutto ciò.

Ho conosciuto l’ing. Daniele Franchi quando ero ancora un neo dirigente amministrativo da poco  responsabile del bilancio dell’Ordine Mauriziano. L’Ente stava viaggiando verso un declino finanziario che a breve lo avrebbe portato al dissesto e Daniele (neo componente del Consiglio di Amministrazione) voleva capirne le ragioni. All’incontro, che avvenne nell’ufficio dell’allora mio responsabile, il dr. Mauro Giarelli, arrivai con i dubbi e le perplessità dovute al fatto che era la prima volta che un componente del Consiglio di Amministrazione prendeva l’iniziativa e, fuori dai tavoli istituzionali, entrava nei tecnicismi del bilancio.

In quella prima riunione, nella quale pianificammo un’attività di monitoraggio e di analisi dei dati di bilancio, capii la portata ed i valori della persona e dell’uomo che avevo di fronte ed i preconcetti che mi ero fatto svanirono all’istante. Da quella collaborazione, che andò avanti fino al momento del commissariamento dell’Ordine Mauriziano, è nata e si è consolidata nel tempo una stima reciproca di cui vado fiero.

A testimonianza di quanto il Mauriziano fosse entrato nel cuore di Daniele Franchi mi preme ricordare l’ultima telefonata che feci, poco prima che ci lasciasse,  per accertarmi delle sue condizioni, nella quale, anziché parlarmi del suo stato di salute, come era suo solito fare, mi chiese di aggiornarlo su come andavano le cose al Mauriziano.

Sono stato uno dei promotori per intitolare il Padiglione 1 alla sua memoria ed oggi mi sento di sostenere con forza l’iniziativa per l’istituzione di una borsa di studio che lo ricordi, il Mauriziano e tutti noi “Mauriziani” glielo dobbiamo.      


Note


[3] L. Gigli, M. Ruggiero, Il caso Mauriziano, F.lli Frilli Editori, 2004; M. Ruggiero, La Trappola, F.lli Frilli Editori, 2005; M. Ruggiero, Il grande broglio di Torino, F.lli Frilli Editori, 2008.

 

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