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Un libro per voi: "Fare l'Europa, fare la pace" di Luca Jahier

Aggiornamento: 3 giorni fa

a cura di Luca Rolandi


Il prossimo 26 aprile, alle 17.30 presso la Sala Conferenze del Collegio degli Artigianelli in corso Palestro 14 a Torino sarà presentato il libro di Luca Jahier "Fare l’Europa, Fare la pace", Editore Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. All'incontro, moderato da Michele Ruggiero, parteciperanno Mercedes Bresso, Pierluigi Castagnetti e Piero Fassino. 


Con Fare l’Europa, Fare la pace il saggio di Jahier indica la strada del futuro. E si tratta, come scritto nel sottotitolo, di riflessioni e provocazioni per evitare il collasso europeo. Dunque un libro pensato, scritto e ora portato in giro per l’Italia e l’Europa per invitare i cittadini a domandarsi anche sul fatto di essere cittadini europei, con tutto ciò che ciò comporta. Dopo una vita dedicata al volontariato nazionale  e internazionale e all’Europa con una esperienza di grande prestigio come la presidenza del CESE Comitato Economico e Sociale Europeo) dal 2018 al 2020, Luca Jahier traccia un orizzonte di senso e ci fornisce una bussola di orientamento per comprendere cosa si stia muovendo nel magmatico e spesso emblematico mondo europeo, rimettendo al centro la questione europea.

Jahier conosce la realtà nel profondo e in un’ottica nella quale l’Istituzione deve avere basi ideali, culturali e sociali in gradi di rigenerarsi. Luca Jahier passa in rassegna gli ultimi sessantasette anni del progetto a dodici stelle, con la competenza e la passione di un “militante europeo” che propone un’agenda di speranza per l’Europa del 2030: priorità programmatiche che, dal patto verde alle politiche di asilo, dalla sovranità strategica alla difesa, dalla coesione alla riforma delle Istituzioni e del bilancio, tracciano la rotta di una scommessa possibile. Un libro agile quello di Jahier,  ben strutturato, in grado di dare una visione di cosa oggi ma soprattutto cosa sarà domani l’Unione Europea. Con la prefazione di Marco Zatterin, il saggio si conclude con una postfazione di Enrico Letta che indica la prospettiva complessa, faticosa ma necessaria per fare riemergere una idea d’Europa che apre il cuore e le passioni delle comunità nazionali che la compongono.

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