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Torino, ancora vandali in azione contro la Resistenza


vandali e vigliacchi, con la v minuscola, rifiutando la grammatica che impone di iniziare una frase con la maiuscola. Perché minuscoli vandali e vigliacchi di chiara ispirazione fascista sono coloro che hanno sfregiato a Torino la targa dedicata alle operaie della fabbrica Superga, forse gli stessi che nei giorni scorsi hanno sporcato con la svastica la targa dedicata a Tina Anselmi, partigiana, prima donna ministro dell'Italia repubblicana. Due atti vandalici che si uniscono pericolosamente nel colpire l'idea di essere donna, fieramente impegnata nella guerra di Liberazione e la donna lavoratrice, fieramente impegnata nella difesa dei propri diritti sindacali e sociali.


Non ripercorriamo la storia della Superga, azienda fondata nel 1911, se non per ricordare che è una storia antica che si è strettamente saldata per quasi un secolo al popolare quartiere di Borgo Vittoria, con la difesa della fabbrica dai nazifascisti e con le più impegnative lotte sindacali nel comparto gomma e plastica negli anni Cinquanta e Sessanta sia per il salario, sia per la sicurezza in fabbrica, per la salute dei lavoratori cui si "consigliava"... di bere quotidianamente almeno un litro di latte per evitarsi malattie professionali. All'inizio degli anni Ottanta, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato le esposizioni nell’industria della gomma come cancerogene (leucemia, linfoma, cancro del polmone, della vescica e dello stomaco).




Nelle foto, la manifestazione di protesta l'Anpi di Torino e la Cgil hanno organizzato per riportare sotto la luce dei riflettori episodi di marca fascista.

La Porta di Vetro

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