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Punture di spillo. Come eravamo: provvedimenti economici anni '70... oggi

a cura di Pietro Terna


Leggiamo il commento a un’indagine di opinione sugli interventi per l’economia, con un elenco di cose da fare: «significativa l'indicazione che oltre il 55 per cento degli interpellati (non importa se imprenditori, dirigenti o impiegati) richieda una politica sociale dei redditi, nel quadro della programmazione economica, quale strumento primo da attuare per superare le difficoltà in atto. È una prova di maturità e di responsabilità importante e significativa sulla quale – come non ci stanchiamo di ripetere – può e deve essere costruita la ripresa economica del Paese, portando le parti sociali ad un confronto serio e concreto».


L'indagine del Sole 24 Ore nel 1973

Chi scrive queste parole e quando? Sono sul Sole 24 Ore del 24 luglio 1973, dove accompagnano la tabella che compare qui nello spillo. Si trattava di un’indagine condotta dalla Doxa[1] per il quotidiano, con 700 intervistati; le indagini demoscopiche di quegli anni erano svolte con incontri di persona, assai approfonditi. Il momento era piuttosto complicato per via della crescita delle retribuzioni[2] nell’industria: a fine 1972 erano cresciute del 33% in tre anni e nel 1973 saliranno ancora del 21%.

Al traguardo del 1972 i prezzi[3] erano aumentati, rispetto al 1969, del 16,5 per cento; nel 1973, del 10,4 per cento. Certamente le retribuzioni crescevano a un ritmo superiore dell’inflazione, ma provenivano da livelli assai contenuti, assolutamente incompatibili con il boom economico degli anni ’60 dello scorso secolo. Una informazione: al momento della pubblicazione della tabella la crisi del petrolio, con il seguito delle “domeniche a piedi”, non era ancora avvenuta: fu successiva alla quarta guerra arabo-israeliana, detta “del Kippur”, sferrata[4] da Egitto e Siria contro Israele il 6 ottobre 1973, e terminata il 25 dello stesso mese, con l'obiettivo di riconquistare i territori perduti nel 1967, nella guerra "dei 6 giorni".

La tabella dei mali e dei rimedi, pubblicata dal Sole 24 Ore, mette in primo piano l’aumento dei salari, superiore a quello della produttività. Quest’ultima è una misura assai ambigua tanto che, quando iniziò a crescere, da parte delle imprese si disse che era merito loro, con gli investimenti in macchinari, e quindi non spettava nulla o quasi in termini di incremento salariale. In realtà, quello che stava succedendo, era un aumento delle retribuzioni molto più alto dell’inflazione, rappresentando per un certo periodo la causa endogena di quest’ultima, dati i maggiori costi. A seguire, tra i problemi, la scarsa concorrenzialità internazionale, che inseguivamo a colpi di svalutazione, il che corrisponde a curare una malattia – quella degli scarsi investimenti produttivi – con un antidolorifico, invece che con una cura specifica. Terzo elemento, la mancanza di capitali di rischio, male endemico nazionale. Tutti gli altri possibili rimedi indicati per affrontare le difficoltà del momento, raccoglievano pochissimi consensi.


Richieste e contraddizioni dell'oggi

A colpirci oggi è la massiccia adesione a una “politica sociale dei redditi nel quadro della programmazione economica” come scelta centrale per risolvere i problemi aperti. Certo più da parte degli impiegati che degli imprenditori, ma senza un rifiuto da parte di questi ultimi. Tra gli intervistati mancano gli operai, vistoso segno dei tempi, e non c’è distinzione uomo-donna.

Al secondo posto la fiscalizzazione degli oneri sociali, che è un classico della serie “paga Pantalone”, evitando accuratamente di chiarire e chiarirsi come faccia costui a pagare se alla fin fine non è il ricco avaro della commedia delle maschere, ma è lo Stato. Nel primo caso si tratterebbe di un’imposta sul censo, aborrita da quasi tutti i partiti; nel secondo caso, pagano i contribuenti onesti. Al terzo posto, molto importante, la spesa pubblica in campo sociale.

La programmazione economica diventerà uno strumento di metodo[5] negli anni ’70, generando un grande sforzo di comprensione delle vicende economiche, con il confronto tra i grandi modelli econometrici interpretativi: della Banca d’Italia (dal 1968), della Confindustria (dal 1976); dal 1973, con il Modellaccio di Ancona di Giorgiò Fuà e Carlo Bianchi – quest’ultimo dell’Università di Pisa – anche la CGIL si sarebbe avvalsa di un modello come chiave interpretativa dell’economia italiana.

Quelle radici di studio e ricerca sono anche materia di grande innovazione nelle scelte, sino alla politica dei redditi e alla concertazione, ricordando Luciano Lama[6] nell’intervista di Eugenio Scalfari sulla Repubblica del gennaio 1978, con la consapevolezza che il salario non possa essere una “variabile indipendente”.

La maturità dimostrata dai partecipanti al sondaggio d’inizio anni ’70 è anche un esempio straordinario per le difficili scelte con cui ci riconfrontiamo oggi! E proprio sotto questa luce, lo Spillo proverà a riflettere dopo la pausa estiva, il primo giovedì di settembre.

Il Maestro che offre le sue scelte musicali agli spilli, annota che gli anni ‘70 erano un altro mondo e non solo per le ricette di politica economica: anche la musica cercava risposte all’incertezza e aveva l’ambizione di interpretare e cambiare il mondo. Per questo ci propone[7] “points on the curve to find…” di Luciano Berio (1974). Berio sposa l’estetica dell‘informale senza che questo vada a scapito della bellezza. Lo spartito che accompagna l’esecuzione nel video online, mette in luce l’architettura del brano, con il pianoforte che traccia una curva sulla quale si appoggiano gli altri strumenti. E con quest'ultima annotazione, lo Spillo augura buone vacanze ai propri lettori.



Note [1] https://www.bva-doxa.com [2] Fonte: Tavola_10.21.xls da https://seriestoriche.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=10&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=442f60de54147698370ad25c402fe442 [3] Fonte: Tavola_21.5.xls da https://seriestoriche.istat.it/index.php?id=1&no_cache=1&tx_usercento_centofe%5Bcategoria%5D=21&tx_usercento_centofe%5Baction%5D=show&tx_usercento_centofe%5Bcontroller%5D=Categoria&cHash=2554fd1315b067d029da590365075156 [4] https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1973) [5] https://www.laportadivetro.com/post/punture-di-spillo-tutti-salvo-gli-imprevidenti-e-gli-innocenti-fanno-piani-e-noi [6] https://www.pietroichino.it/?p=17554 [7] https://www.youtube.com/watch?v=0MQWNtq1wBU



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