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Le forze di sicurezza uccidono, ma non si ferma la protesta del popolo iraniano

Aggiornamento: 7 dic 2022



Guarda i video che arrivano dalle città del Kurdestan, da Teheran, Tabriz, Sari, Shiraz.




Ancora una giornata di lotta per gli iraniani democratici che da quaranta giorni chiedono con coraggio la cacciata del governo sostenuto dalla Guida spirituale Ali Khamenei.

Nonostante il blocco di internet ordinato dal regime degli ayatollah, trapelano notizia di scontri, sparatorie e uccisioni compiute dalle forze di sicurezza per frenare la protesta e la richiesta di libertà che arriva dagli iraniani che continuano a sfidare il potere.



Ed anche oggi, il regime ha avuto la sua razione di morti, sparando sulla folla che si è radunata, disobbedendo al divieto, sulla tomba di Mahsa Amini, la ventiduenne curda morte il 16 settembre scorso dopo essere stata arrestato dalla polizia morale. Con un twitter, "Hengaw", un'organizzazione con sede in Norvegia che si occupa di violazioni dei diritti umani, ha reso noto che la manifestazione al cimitero Aichin di Saqqez, nella provincia del Kurdistan iraniano, per commemorare Mahsa Amini, ha subito l'assalto delle forze dell'ordine che hanno aperto il fuoco e utilizzato gas lacrimogeni.




Nelle immagini (sopra) che arrivano da Sanandaj, città del Kurdestan, la folla non esita a scontrarsi con i pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione.


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