Crisi Maserati: lettera aperta di Rocco Palombella a John Elkann
Il Segretario generale Uilm-UIl Rocco Palombella ha inviato una lettera al Presidente di Stellantis e Ferrari, John Elkann, per salvare Maserati, “marchio italiano iconico nel mondo che sta attraversando un momento drammatico”. Scrive il numero uno dei metalmeccanici Uilm:
Egregio Presidente John Elkann, in qualità di Segretario generale della Uilm (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici) sento la necessità di porre alla Sua attenzione il momento, oserei dire drammatico, che sta attraversando il marchio automobilistico Maserati, tra i più conosciuti in tutto Mondo e icona del Made in Italy. Senza voler ripercorrere la storia memorabile del Tridente, dal 2010 in poi ci furono il rilancio e l’espansione del marchio con importanti investimenti e nuovi modelli che portarono a una crescita sette volte superiore rispetto ai cinque anni precedenti. In quegli anni, l’obiettivo del Gruppo era quello di far nascere un polo del lusso Maserati–Alfa Romeo. L’apertura a Modena dell’Innovation Lab nel 2019, inoltre, lasciava presagire una prospettiva positiva.
Produzione ai minimi termini e lavoratori in CIG
Purtroppo però negli ultimi due anni la situazione è cambiata completamente, si sono esauriti quasi tutti i modelli in produzione raggiungendo il minimo storico. Lo stabilimento di Grugliasco è stato chiuso, lo stabilimento Ciro Menotti di Modena, fiore all’occhiello del Tridente, è quasi fermo e l’Innovation Lab sta per essere smantellato, mentre a Mirafiori è cessata la produzione di Levante e a Cassino si producono poche unità di Grecale. Tutto questo ha già portato a migliaia di lavoratori in cassa integrazione, alla perdita di posti di lavoro e di preziose professionalità, che in molti casi hanno rafforzato i competitor.
La strategia di Stellantis è stata chiara sin dall’inizio: riscoprire i vecchi modelli e riproporli sul mercato aggiornati, ma con produzioni fuori dall’Italia (Alfa Romeo Junior e 600 in Polonia, Lancia Ypsilon in Spagna, Topolino in Marocco e Grande Panda in Serbia). Per quanto riguarda invece il polo del lusso, il progetto è stato completamente abbandonato. I progetti presentati da Stellantis per il rilancio della Maserati non ci hanno convinti fin dall’inizio e le ultime dichiarazioni della direttrice finanziaria Natalie Knight («Ci potrebbe essere una valutazione in futuro su quale sia la migliore sede per Maserati») ci preoccupano molto, sia per l’impatto occupazionale che questo avrebbe sia per la perdita di un marchio italiano storico.
Si crei il polo del lusso Ferrari-Maserati
Registriamo, invece, un Suo determinante impegno nei confronti di Ferrari che negli ultimi anni ha ottenuto crescite importanti, con il raddoppio delle vendite, facendo diventare il cavallino rampante icona mondiale indiscussa. Tutto questo anche grazie al contributo e alla partecipazione dei lavoratori, motivati dai grandi risultati e dagli obiettivi raggiunti. Penso quindi che l’uscita da Stellantis e la nascita di un polo del lusso Ferrari–Maserati sia indispensabile per valorizzare le rispettive caratteristiche qualitative e di mercato e per salvaguardare tutti i posti di lavoro e un settore così strategico per la nostra economia. Ferrari ha tutte le professionalità e gli strumenti per salvare e rilanciare Maserati e porre le basi per un futuro migliore di intere comunità, a partire da Modena.
Auspico il Suo diretto coinvolgimento date la Sua responsabilità in quanto Presidente, sia di Ferrari che di Stellantis, e la sensibilità che Lei e la Sua famiglia avete sempre avuto nei lunghi anni. In attesa dell’incontro del 7 agosto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che potrebbe essere l’occasione giusta per avviare questo percorso e salvare Maserati, confido in una Sua risposta. Cordialmente.
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