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Contro la guerra, per la pace

Aggiornamento: 23 ott 2022


Guarda le foto. Contro la guerra in Ucraina, per la pace, a favore di un immediato cessate il fuoco e l'apertura di un tavolo negoziale: con questo spirito si è mosso a Torino nel pomeriggio di oggi, 22 ottobre, un corteo silenzioso di parecchie centinaia di persone che da piazza Carignano ha raggiunto piazza Castello, davanti a palazzo Madama.

Organizzata da Europe for Peace, la mobilitazione di oggi ha dato vita al 34° presidio a favore della pace dall'inizio della guerra imposta dalla Russia all'Ucraina per invitare l'Italia, l'Europa e l'Onu a favorire un negoziato di pace contro qualunque tentazioni di uso dell'arma nucleare, e ribadire la solidarietà alle vittime del conflitto che insanguina l'Ucraina.

Voci da più parti d'Italia si levano contro la guerra. L'ultima al presidio contro la guerra a Bari, cui hanno aderito e partecipato decine di associazioni di base, dove monsignor Giovanni Ricchiuti, in una dichiarazione all'agenzia Adn Kronos, ha invitato le parti ad andare verso un negoziato di pace. "La mia presenza qui per dare voce ancora di più a queste voci che invocano pace", ha aggiunto il presule, mentre un corteo di migliaia di persone ha chiesto si arrivi rapidamente a una conferenza internazionale.

Un summit per favorire almeno una tregua iniziale, ma non strumentale, dinanzi alla recrudescenza del conflitto: oggi è stata un'altra giornata drammatica per gli ucraini, dopo i raid russi che hanno colpito decine di edifici della città di Nikipol e alcuni gasdotti. I missili russi hanno raggiunto anche la regione di Cherkasy, nell'Ucraina centrale. Dal presidente Zelensky un nuovo appello al mondo affinché fermi questo terrore. Intanto l'Europa continua a inviare armi per sostenere le forze armate di Kiev.

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