Buon 2 Giugno ai lettori e autori de La Porta di Vetro
Cari lettori e autori de La Porta di Vetro, festeggiamo insieme il 2 giugno 1946. Una data storica per noi. Gli italiani di allora diedero fiducia ai partiti antifascisti che avevano contribuito alla Lotta di Liberazione e scelsero di rompere con il passato, con la Monarchia sabauda che aveva contributo – non lo si dimentichi – all’unità del Paese con le guerre del Risorgimento. Ma era la stessa dinastia, re e regine, che aveva portato l’Italia ad accettare il fascismo, autorizzato a uccidere con i gas gli etiopici per un impero anacronistico, a discriminare altri italiani perché ebrei, a favorire il giogo nazifascista.
Dopo 85 anni i Savoia abbandonavano l’Italia. Umberto II lo fece con grande dignità respingendo (dopo qualche attimo di incertezza, sostengono gli storici) le profferte di chi lo sollecitava ad un colpo di coda per respingere il giudizio del popolo e scatenare un guerra civile, dall’esito comunque scontato a lui contrario. Quel 2 Giugno, 12 milioni di donne italiane andarono alle urne per il voto politico. Lo fecero “senza rossetto”, come avevano suggerito i quotidiani, per non sporcare la scheda elettorale. Altri tempi. Ma, ieri come oggi, il senso e i valori che attribuiamo alle parole democrazia e libertà, che si unisce al rifiuto di populismo e demagogia al servizio della mediocrità, dell’ignoranza e di ambizioni individuali costruite artificiosamente, sono gli stessi.
L’immagine grafica è stata curata da Roberta Bertero
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