Un padiglione del Mauriziano dedicato a Daniele Franchi
Aggiornamento: 15 apr 2022
di Michele Ruggiero
Il suo spirito, sinceramente coinvolto nei problemi e nelle vicende della sanità, e nel senso del benessere che si deve all'essere umano, sarebbe lieto di questo momento d'incontro nell'ospedale da lui difeso, con un'esposizione personale disinteressata fuori dal comune. E non è retorica, se parliamo di Daniele Franchi, l'amico scomparso. Oggi alle 17, all'ospedale Mauriziano, l’ospedale in cui è spirato l’11 gennaio scorso, gli dedica un padiglione per "l'attività profusa quale consigliere dell'Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano". L'amico Daniele Franchi, l'ingegnere Franchi, sarà dunque un amico ritrovato (in https://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2022/01/model_-ruggiero.pdf).
Meritoria l'iniziativa del direttore generale Maurizio Gaspare Dall'Acqua e dei suoi collaboratori Roberto D'Angelo, direttore amministrativo, e Maria Carmen Azzolina, direttore sanitario. Nel padiglione 1 sono compresi i reparti medicina, pneumologia, gastroenterologia e nefrologia. L'ospedale Mauriziano, dunque, non ha permesso che sulla figura di Daniele Franchi cadesse giorno dopo dopo, mese dopo mese, anno dopo anno, la polvere dell'oblio. E con l'oblio, si oscurassero colpe, responsabilità e meriti di una delle storie più contorte, ma non per questo meno vergognosa, che ha investito la politica torinese e piemontese: lo scandalo Mauriziano, a cavallo tra la fine del Novecento e il nuovo Millennio. Uno scandalo su cui almeno la giustizia amministrativa prima e il Tribunale di Torino poi hanno saputo fare luce e ridare dignità ai suoi amministratori. Tra questi, appunto, Daniele Franchi.
L'iniziativa dell'azienda sanitaria non era scontata. Anzi. In tempi, più di ieri, in cui la politica è merce di prioritario scambio al vertice delle relazioni umane, un padiglione dedicato a Daniele Franchi suona come una forma di ringraziamento orgoglioso di quella stessa comunità, vecchi e nuovi dipendenti, che desidera ricordare soprattutto all'esterno di che pasta fossero coloro che in un passato non più recente l'avevano difesa.
E da oggi, l'ingegnere che seppe farsi avvocato, che seppe farsi investigatore, in una parola che divenne combattente in servizio permanente effettivo contro l'ingiustizia subita dall'Ordine Mauriziano, entra a far parte a pieno titolo di quella secolare storia.
Aggiornato alle ore 20.48 del 14.04.2022
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