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PUNTURE DI SPILLO. I voti non sono tutti uguali e non hanno lo stesso valore

a cura di Pietro Terna


Salvini sulla vittoria di Putin: "Quando un popolo vota ha sempre ragione". Forse non è così semplice. In ogni caso, Putin ha raccolto l’87,8% di voti con una partecipazione del 74,22, che fa 67% degli elettori, non esattamente un plebiscito. Inoltre ci sono analisi[1] che sostengono, in modo non superficiale, che i voti a favore di quel pericoloso despota sono stati ben “aggiustati”, certamente suo favore. Anche il grande Le Monde titola[2] “En Russie, l’ampleur de la fraude lors du scrutin présidentiel commence à apparaître”.

Contemporaneamente in Piemonte, dopo un estenuante – anche se sempre misurato nei toni e nella forma – confronto tra due stimate persone, Chiara Gribaudo e Daniele Valle, il PD ha scelto Gianna Pentenero come candidata alla presidenza della Regione, con un aiuto a decidere arrivato da Roma. Alti lai per aver tradito gli elettori, non ricorrendo alle primarie!

Che dire delle primarie? Quelle che hanno da poco incoronato Biden e Trump, lasciamole perdere. Quelle che hanno portato Lo Russo a candidato sindaco di Torino hanno visto 11.651 votanti, con 4.229 voti a Stefano Lo Russo e 3932 a Francesco Tresso. Non un così grande successo per chi avrebbe dovuto avere la macchina del PD alle spalle, ma soprattutto 11mila su 630mila elettori torinesi fa 1,7% e 4.229 dà 0,7%. Anche per la posizione di segretario PD, dei 46,1 milioni di elettori hanno preso parte alla scelta 1,1 milioni (2,3%, un po' meglio, ma...), di cui 587mila per Schlein (1,3%).


Quindi fermi tutti e lavorare, senza cadere nelle trappole delle contrapposizioni, come stanno facendo i 5Stelle che probabilmente pensavano di poter imporre loro il candidato regionale come soluzione alla contrapposizione interna al PD, forse con il nome di Appendino, in premio di non si sa bene che quali meriti. Ora dichiarano di non poter collaborare con chi (Pentenero) fa parte della Giunta del “nemico” Lo Russo, che certo quando era all’opposizione usò non poco l’arma della denuncia giudiziaria contro la maggioranza. Tutti sanno che la candidata alla Regione è in Giunta a Torino perché non si può dire di no a una personalità politica di quel peso, anche se colpevole di aver immaginato di candidarsi a sindaca della città. L’altro colpevole è stato Tresso, anch'egli in Giunta.

Ora Lo Russo auspica la collaborazione con i 5Stelle (benissimo), prefigura la vittoria di Pentenero alla Regione, dichiara che non è aperta al momento la partita della sua sostituzione in Giunta, evento che semmai avverrà in occasione di un ripensamento del governo cittadino, quasi un “tagliando” necessario a metà strada del mandato. Un modo per dire “qui comando io” e “nessuno si senta tranquillo” che forse non è il migliore per spianare la strada a una campagna elettorale tutta in salita, anche se con una candidata particolarmente adatta a farcela.

Quello che serve alla nostra regione è un passaggio dalla concordia istituzionale tra Regione e Comune di Torino a una sostanziosa concordia politica da far pesare ad esempio nei rapporti con Stellantis, che va da Cirio con il suo presidente John Elkann a promettere grande impegno per un polo della mobilità sostenibile al … 2038 (duemilatrentotto).

Attenzione quindi a non generare rumore di fondo, che rende difficile capirsi. Molto viene generato dai professionisti della manipolazione[3] che cercano di influenzare i voti. Molto interessante che anche la corrazzata New York Times ne parli con un titolo[4] come “Chinese Influence Campaign Pushes Disunity Before U.S. Election, Study Says”.

Un po’ per scherzo ho chiesto a ChatGPT, di cui scrivo spesso nei miei spilli: “Sei un esperto di politica internazionale. Quale Paese potrebbe essere interessato a influenzare le elezioni in Piemonte?” La risposta, piuttosto articolata,[5] mi ha sorpreso, citando per prima “l’Unione Europea che, anche se non è un paese, ha un interesse diretto nel mantenere la stabilità politica e economica dei suoi stati membri e le elezioni in una regione importante come il Piemonte potrebbero avere implicazioni per le politiche europee, specialmente in ambiti come l'economia, l'agricoltura e le questioni di indipendenza o autonomia regionale”. Giro la risposta a Gianna Pentenero, per tutte le volte che vede la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni a braccetto.

Poi il Chiacchierone (Chat) cita la Francia per le relazioni transfrontaliere, la Russia e la Cina in “una strategia più ampia di influenzare la politica europea a vari livelli”, gli Stati Uniti anche se l'interesse “non sarebbe specifico per il Piemonte ma inserito in una strategia più ampia”. Oh, come siamo importanti!

Il nostro baccelliere di musica annota che alcuni ritengono che votare sia una perdita di tempo e tanto varrebbe sostituire la democrazia con il sorteggio. La crisi della democrazia è una crisi di idee. Manca soprattutto quello di cui parlava Max Weber, il charisma (parola che ha la stessa radice di Cristo), la capacità di dire “sta scritto ma io vi dico”. La politica oggi cerca il consenso più che guidarlo. Dovrebbe recuperare la capacità di appassionare. Il jazz degli albori, i mitici anni ‘20, guidava gli appassionati su sentieri sconosciuti. Bisognava dimostrare di uscire dagli schemi. Così poteva affermarsi una figura come Bix Beiderbecke.

Era nato a Davenport, Iowa, da una famiglia di chiare origini tedesche. Il suo nome completo era Leon Bismarck, il che la dice lunga sull’ambiente famigliare. Si appassionò al jazz da ragazzo. Abbandonato il pianoforte, si dedicò alla cornetta. Come Armstrong, ma con uno stile antitetico. Introverso e riflessivo quanto Satchmo era audace e pieno di forza trascinatrice. In lui c’era qualcosa di etereo. Usava intervalli inusuali per la sua epoca ed ebbe una forte influenza su centinaia di solisti, non solo bianchi. La sua parabola si consumò in pochi anni. Morì nel 1931, ad appena ventott’anni, per autodistruzione. Ci lasciò una serie di incisioni ricche di sottigliezze ed una meravigliosa composizione[6] per pianoforte solo, In a mist.



Note

[3] Si veda ad esempio questo articolo di comunicazione non ufficiale, ma comparso in un sito web piuttosto controllato dai suoi stessi lettori: https://old.reddit.com/r/GenZ/comments/1bfto4a/youre_being_targeted_by_disinformation_networks/ 

[4] “La campagna di influenza cinese spinge alla disunione prima delle elezioni americane, dice uno studio”, https://www.nytimes.com/2024/02/15/business/media/chinese-influence-campaign-division-elections.html 


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