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Leonardo: in sciopero lunedì contro piano di ristrutturazione

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Riceviamo e pubblichiamo.

Siamo basiti dalle dichiarazioni dell’AD di Leonardo (Roberto Cingolani, già responsabile dell'innovazione tecnologica della stessa società sino al 2021, ministro della transizione ecologica nel governo Draghi, dal 12 aprile 2023 nominato al vertice dal governo Meloni n.d.r.) fatte durante la presentazione dei risultati finanziari del 3 trimestre.[1] Leonardo cresce per ordini e risultati e vuole spaccare il Paese ipotizzando di scorporare il business di Aerostrutture che soffre per le difficoltà di Boeing. Annunciare che stanno valutando di emarginare oltre 4000 lavoratori e tutta la filiera coinvolta contrasta pesantemente con le dichiarazioni fatte fino a qualche settimana fa durante la discussione per gestire le difficoltà di Grottaglie. Non accetteremo in nessun modo di sederci a discutere senza conoscere le reali intenzioni della Leonardo.

Oltre alle scelte industriali ed il futuro dell’Aerospazio al Sud del Paese, sono in gioco le regole di buone relazioni industriali che sono state firmate pochi mesi fa. Non ci siamo mai sottratti alle discussioni e alle responsabilità quando si fanno scelte condivise. 

I lavoratori meritano rispetto è in gioco il destino di migliaia di lavoratori della Divisione Aerostrutture che a fronte di queste dichiarazioni sono considerati un vuoto a perdere.

Per queste ragioni ragioni e per difendere il lavoro le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, invitano tutte le Rsu della Divisione Aerostrutture a sottolineare la gravità di quanto accaduto ai lavoratori e proclamano sciopero di due ore in tutti i siti di aerostrutture per la giornata di lunedì 11 novembre al termine delle assemblee con le lavoratrici e i lavoratori. 


FIM, FIOM, UILM NAZIONALI


Note

[1] Leonardo (presidente Stefano Pontecorvo, nominato dal governo Meloni al posto di Luciano Carta) ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con tutti i principali indicatori in crescita. Gli ordini sono saliti a 14,8 miliardi (+7,8% proforma), dando la spinta ai ricavi, che si sono attestati a 12,1 miliardi (+12,4%), e portando il portafoglio commesse a 43,61 miliardi, pari a due anni e mezzo di produzione assicurata. (in www.milano.finanza.it) Anche oggi il titolo registra un rialzo a Piazzaffari.



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