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L'amore per Piero, la lotta al fascismo: la vita di Ada Gobetti in mostra a Chivasso

Aggiornamento: 9 apr

di Giuseppe Busso


Da sei anni a Chivasso gli anziani della Terza Età e gli allievi delle Scuole Superiori studiano insieme il Novecento. Si tratta di un progetto che l’Università della Terza Età del Chivassese, d’intesa con le istituzioni scolastiche del territorio, ha ideato proponendo negli anni riflessioni e studi su Primo Levi, Cesare Pavese, Adriano Olivetti, Beppe Fenoglio e Carlo Levi. Quest’anno la figura scelta è stata quella di Ada Prospero Marchesini Gobetti, moglie di Piero, figura di primo piano nella storia del Novecento piemontese del secolo scorso. Le scuole coinvolte sono l’Istituto “Europa Unita” di Chivasso e l’Istituto Tecnico Commerciale “Galileo Ferraris – Sede “Calamandrei” di Crescentino. Partner scientifico del progetto il Centro Studi Piero Gobetti di Torino.

Il progetto si è sviluppato dalla scorsa estate con una prima fase di co-progettazione, seguita da un periodo di formazione dei formatori con la supervisione del Direttore del Centro Studi torinese Pietro Polito e dalla dottoressa Marta Vicari. Con l’inizio dell’anno scolastico ha preso il via una formazione mirata degli allievi delle classi coinvolte, con visita e stage al Centro Studi. Successivamente docenti ed allievi sono stati coinvolti nella progettazione di una Mostra che è stata inaugurata a Chivasso sabato, 6 aprile, a Palazzo Einaudi.

La mostra si sviluppa su cinque temi e 39 pannelli: la vita e il sodalizio con Piero Gobetti, “Diario partigiano” e Resistenza, l’attività politica, l’impegno per la donna e la pedagogia. Lo studio è stato condotto congiuntamente da docenti ed allievi dell’Uni3 di Chivasso e da quelli delle classi quinte dell’Istituto Europa Unita di Chivasso, coordinate dal prof. Andrea De Marchi, Valentina Rizzo e Luca De Giovanni e dell’Istituto Calamandrei di Crescentino, coordinate dal prof. Alberto Averono, Ilaria Rey e Paolo Bosso. Per l’Uni3 ha coordinato i contatti la prof.ssa Alberta Quaranta.

La mostra, che ha come titolo Ada Propero Marchesini Gobetti, una vita di impegno in nome della libertà, si snoda sui due piani della Galleria Cosola di Palazzo Einaudi e resterà aperta al pubblico fino al 28 aprile.[1] Successivamente verrà spostata a Crescentino, nella Chiesa della Resurrezione (via Bena 13), dove resterà aperta dal 25 maggio al 2 giugno.


Note

[1] La mostra rimane aperta con i seguenti orari: da giovedì a domenica dalle 16 alle 19, la domenica dalle 10 alle 12. Inoltre, sono previsti momenti di approfondimento: 8 aprile alle ore 21 (a Palazzo Einaudi). presentazione del libro “Non siete soli. Scritti da Il Giornale dei genitori (1958-1968)” di Ada Prospero Gobetti, a cura di Angela Arceri. Dialoga con la curatrice Chiara Profumo; il 15 aprile ore 21 (Teatrino Civico), spettacolo teatrale: “Ada Prospero Gobetti Marchesini – E ci mettemmo a cantare”a cura del Gruppo Union des Amis Chanteurs di Torino; 24 aprile ore 16: (Palazzo Einaudi – Sala Conferenze) Marta Rabacchi, “Con le armi, senza le armi – Le donne nella Resistenza”; 24 aprile 2024 ore 21 (Palazzo Einaudi): Letture dai testi di Ada Prospero Marchesini Gobetti a cura degli Allievi dell’Uni3, dell’Europa Unita e del Calamandrei. Info e prenotazioni


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