Israele ha rotto gli indugi: bombe su Teheran e siti nucleari
- La Porta di Vetro
- 1 giorno fa
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Aggiornamento: 3 ore fa

Stanotte i cacciabombardieri con la stella di David hanno preso di mira gli impianti nucleare dell'Iran. Secondo i mezzi di informazione di Tel Aviv, he citano l'agenzia Reuters, le prime esplosioni sono state registrare nei pressi dell'impianto nucleare di Natanz, nella regione di Isfahan, nell'Iran centrale. La televisione iraniana ha diramato che il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Hossein Salami è stato assassinato, insieme con il comandante della base di Khatamolanbia, Gholamali Rashid, lo scienziato nucleare Mohammad-Mehdi Tehranchi e l'ex capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran Fereidoun Abbasi".
Il governo israeliano è stato esplicito nel dare chiarimenti sulle ragioni dell'attacco, peraltro già anticipate nei giorni scorsi: "Stiamo attaccando ora a causa dell'accelerazione del programma nucleare iraniano negli ultimi mesi". In altri termini, non era possibile procrastinare: "Teheran ha abbastanza materiale fissile per 15 bombe nucleari". Considerazioni accompagnate da altre notizie precise: "gli iraniani hanno condotto test segreti per assemblare armi nucleari ed hanno migliaia di missili balistici, e programmi per triplicarli nel prossimo anno". Morale: "questa è già una minaccia esistenziale per Israele". Di qui, la dichiarazione di Netanyahu che in un video avverte: "l'operazione proseguirà finché sarà necessario", perché "l'Iran possiede ancora capacità significative per colpire Israele".
Secondo l'agenzia Ansa che ha rilanciato la dichiarazione attorno alle 4, del capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. "Non possiamo attendere un altro momento per agire, non abbiamo alternativa. La storia, sia antica che recente, ci ha insegnato che di fronte a chi mira a distruggerci non si può abbassare la testa. Combattiamo per la nostra esistenza. La libertà appartiene a chi è disposto a lottare per essa. Entriamo in questa battaglia uniti, con un solo obiettivo davanti agli occhi: garantire un futuro più sicuro a Israele e ai suoi cittadini. Con fede, unità e impegno comune, vinceremo".
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