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“Guardiani della Bellezza”, la conservazione delle Residenze Sabaude

Aggiornamento: 2 mar 2023

di Tiziana Bonomo

Il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e la Fondazione Ordine Mauriziano, con il contributo di Fondazione CRT e grazie a Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Consorzio Residenze Reali Sabaude, inaugurano oggi, 15 giugno, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi la mostra fotografica Guardiani della Bellezza, che fino al 18 settembre 2022 racconta, attraverso le suggestive immagini realizzate da Silvano Pupella, il fervore della conservazione nelle sale vuote, senza le voci dei visitatori, tra opere solitarie e arredi silenziosi. A partire dal 2006 il Centro affianca il sistema delle Residenze Sabaude nella conservazione e gestione del patrimonio artistico, dando vita a piani di conservazione pluriennale volti alla prevenzione di rischi e degradi di questi luoghi. Palazzina di Caccia di Stupinigi, Salone Centrale, Ph. Silvano Pupella ©CCR – Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”Non è così ordinario che sia dato mandato a un fotografo di puntare il suo mirino sul lavoro di un centro restauro. Ma, in questo specifico caso, è stupefacente quanto realizzato sul Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”[1]. È il risultato del felice incontro di una mente evoluta, che sa riconoscere alla fotografia lo straordinario potere di saper raccontare, con un grande professionista che sa far parlare le immagini. Il grande innovatore è Stefano Trucco, il fotografo Silvano Pupella e i due, grazie a Cristina Casoli, hanno dato vita al progetto diventato oggi una mostra: “Guardiani della bellezza. La conservazione delle Residenze Sabaude”.


Innovatore Trucco lo è per essere riuscito a cogliere nella fotografia il suo significato culturale e di divulgazione affidandosi alle idee di Silvano Pupella [2]. Insieme hanno deciso il cambiamento nella comunicazione del Centro passando dall’utilizzo del classico report a un racconto come solamente la fotografia sa fare. Stefano Trucco, un architetto che ha collaborato alla progettazione del restauro della Venaria e oggi Presidente del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale è – il faut le dire – un amante della fotografia e visionario. È iniziato tutto nel 2019 con il report al quale sono state aggiunte le fotografie in bianco e nero per raccontare, come da tema definito: “il luogo, il lavoro, le persone”. Nel 2020 il tema è stato “il Centro fuori dal centro”, le attività – nonostante la Covid-19 – nelle residenze all’esterno della Venaria e nel 2021 una sorta di dizionario della conservazione dal titolo “Piccolo vocabolario della conservazione”.

Reggia di Venaria Reale, Galleria Grande (Galleria di Diana), Ph. Silvano Pupella ©CCR – Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”

Silvano Pupella è passato da un lavoro spot ad un lavoro organico lavorando con il Centro tutto l’anno. Il risultato dei progetti fotografici a medio-lungo termine è stato quello di riuscire, da parte di un esperto professionista, a inserirsi nell’ambiente, a diventare invisibile in mezzo alla gente che lavora, a muoversi guardando con quell’attenzione che ogni giorno consente di scoprire un particolare, un dettaglio in più. No pose, no shooting di pochi giorni, no trucchi con la consapevolezza di saper cogliere quella naturalezza necessaria a immortalare la concentrazione, l’impegno, lo sforzo, la cura, l’amore per l’arte, la passione e tutto ciò che si può leggere in queste immagini. Afferma Stefano Trucco: “con Guardiani della Bellezza vogliamo creare consapevolezza e coinvolgere il territorio sul tema cruciale della prevenzione del patrimonio culturale. Dal lavoro sul campo, svolto non solo nelle Residenze Sabaude, ma anche in numerose dimore storiche italiane e edifici di culto, dove operiamo con programmi di conservazione preventiva e programmata, è maturata la necessità di comunicare questo settore strategico spesso invisibile e silenzioso”. Grazie alla cultura fotografica si sensibilizza alla prevenzione del patrimonio culturale. C’est magnifique!, direbbe uno dei tanti re sabaudi che hanno abitato in queste splendide dimore. Dunque, una ventata di ossigeno poiché questa mostra afferma come il linguaggio fotografico di Silvano Pupella aiuta a far capire come viene preservato, mantenuto e custodito il nostro patrimonio. Il gruppo di lavoro, gli sguardi attenti sugli stucchi, la grande coperta trasparente sulla carrozza, la magnificenza paradisiaca della cupola, le mani chirurgiche degli operatori, lo spolverino sui corpi sensuali delle statue, i macchinari verticali per raggiungere i vertiginosi soffitti, la ricerca del silenzio sono le tante componenti che mantengono viva la bellezza delle nostre reali residenze.



Laboratorio degli arredi lignei, Carrozza “detta di Napoleone”, Ph. Silvano Pupella ©CCR – Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”


“Se è vero che la bellezza salverà il mondo, è anche vero che tutti noi abbiamo il dovere di salvare la bellezza, in modo che l’arte, la cultura, il paesaggio continuino ad essere una ricchezza per il presente, ma anche un’eredità per il futuro: una missione davvero strategica per il bene comune, come testimonia questa mostra che arricchisce e valorizza la Palazzina di Caccia di Stupinigi, di cui la Fondazione CRT è storicamente il principale sostenitore privato”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

Silvano Pupella


Inoltre il meritato apprezzamento a Silvano Pupella arriva proprio da Licia Mattioli, neo Presidente della Fondazione Ordine Mauriziano: “Questa inaugurazione coincide con l’inizio del mio mandato come Presidente della Fondazione Ordine Mauriziano. Sono felice di raccogliere questo testimone proprio quando, con questa mostra, si racconta un aspetto che ritengo fondamentale per la trasmissione al futuro dei beni della Fondazione. Le immagini di Silvano Pupella, fotografo che conosco e stimo, sono uno strumento perfetto per comunicare un tema così delicato e complesso”. In questa cultura, in questa arte sempre più abbiamo bisogno di figure che sappiano riconoscere il valore culturale, sociale ed economico alla fotografia non per esibirla solamente durante le mostre ma per farla diventare un media usato strutturalmente tutto l’anno come il presidente del Centro della Venaria è in grado di fare.

[1] www.centrorestaurovenaria.it [2] Silvano Pupella ha ricoperto per oltre trent’anni ruoli manageriali in importanti aziende editoriali e di comunicazione. In seguito alla crisi del settore editoriale, decide di dedicarsi completamente alla sua passione per la fotografia attraverso la costruzione delle identità dei brand. Con il suo obiettivo cattura i valori, il vissuto e l’anima d’impresa, in un racconto per immagini che diventa parte integrante del capitale intangibile dell’azienda.www.silvanopupella.com.

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