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Aceri di corso Belgio: "Il Comune di Torino dialoghi davvero con i cittadini!"

di Aida dell'Oglio*

Devo fare alcune precisazioni, ma lontane dall'inizio di uno sterile ping-pong con strascico di polemiche, sull'articolo di consigliere comunale di Torino Claudio Cerrato[1] del 3 luglio scorso. E' vero che nel mio precedente articolo ho denunciato un problema avvertito dal quartiere Vanchiglietta[2], e cioè la decisione del Comune di Torino di tagliare tutta l'alberata di aceri negundo del suddetto corso, in nome di una “ riqualificazione ambientale” annunciata alcuni mesi fa.

Quello che non è corretto è affermare da parte di Claudio Cerrato, che il quartiere Vanchiglietta ha nel Comitato “Salviamo gli alberi di Corso Belgio” un interlocutore della Giunta comunale. Ad oggi, la Giunta si è comportata come se in nessuno dei passaggi per arrivare alle operazioni di fatto, cioè procedere all'abbattimento di 241 aceri sani, avesse avuto la necessità di interloquire, appunto, con il quartiere. Eppure, come lo stesso consigliere afferma, ma come qualunque cittadino fornito di buon senso può fare, la questione è di grande rilevanza per la collettività e per il governo della città; sempre Cerrato afferma inoltre che è dovere di un buon amministratore fare il bene dei propri concittadini, con una visione di ampio respiro, e soprattutto, a mio parere, ( cito...) ”questa pratica si deve conciliare con il necessario consenso e condivisione con il territorio”.

Ora nella vicenda relativa a Corso Belgio, nulla di tutto questo è stato fatto. La notizia vera, fatta arrivare ai cittadini, a mezzo stampa, è dell' 8 giugno scorso, dopo che, in tutte le precedenti fasi in cui il Palazzo presentava e discuteva il progetto, i cittadini erano stati scientemente esclusi. Tuttavia le notizie sfuggono ugualmente dalle porte del Comune (mi sbaglio o il termine ha qualche cosa a che fare con comunità di cittadini, soggetti e non oggetto delle decisioni dei suoi rappresentanti?) perciò molti di noi hanno inviato richieste di chiarimenti che sono rimaste senza risposta. Mi dispiace contraddire il consigliere Cerrato, ma non c'è stato alcun percorso di assemblee e riunioni. All'opposto, vi sono stati volantini che magnificavano il progetto.

Fino al 9 giugno, quando, nella struttura di quartiere al n° 91 di Corso Belgio, l'assessore Francesco Tresso, con tutto o quasi lo staff firmatario del Progetto, si è offerto alla cittadinanza per spiegare il suo “Piano di riqualificazione ambientale” per Corso Belgio, che avrebbe avuto inizio il lunedì successivo, 12 giugno. La premessa è stata, però, che non era previsto contraddittorio e le eventuali domande dovevano essere scritte. E' qui che la platea è esplosa nei modi che il sindaco Stefano Lo Russo ha definito sulla stampa "incivili". Domanda retorica: che cosa c'è di incivile in una protesta contro un procedimento che un gruppo numerose e organizzato di cittadini giudica discutibile sul piano democratico e, quindi, meritevole di una dialettica tra le parti? Dunque, nulla di personale né nei riguardi del sindaco, né degli assessori comunali.

Qui forse bisognerebbe andare a rileggere le riflessioni che il buon Alessandro Manzoni fa nei Promessi sposi a proposito di Renzo e il suo rapporto con la legge. Come poi la presenza di un presidio permanente organizzato dai cittadini abbia per due volte impedito agli abbattitori di eseguire gli ordini, è cronaca che tutti conoscono. Spiace dover sottolineare che ad oggi la Giunta si è sottratta ad un serio e fattivo confronto con il Comitato, che resta sempre in attesa di poter presentare il proprio Progetto alternativo, nelle sedi ufficiali.

Sono invece d'accordo sulle considerazioni che il Consigliere fa nell'ultimo capoverso del suo articolo: la città di Torino meriterebbe di essere governata da persone preparate, capaci di ritornare al democratico coinvolgimento degli elettori, e di mediare, veramente, in modo da rispondere in maniera efficace alla rinnovata volontà dei concittadini di essere partecipanti attivi della vita della città e delle decisioni che li riguardano.

Che questo positivo processo sia già in atto è stato dimostrato dalla splendida manifestazione serale di venerdì scorso, 7 luglio, che si è svolta nel quartiere, con fiaccolata, canti, lettura di testi di autori italiani e stranieri che ricordavano il profondo valore che hanno gli alberi nella vita dell'uomo.


* Comitato "Salviamo gli alberi di Corso Belgio"


Note



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