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Un libro per voi: "C'è bisogno di te" per costruire un mondo più bello e più giusto

Aggiornamento: 13 set 2023


A chi chiede come si può cambiare una società ingiusta senza affondare nel pantano delle chiacchiere, don Luigi Ciotti[1] risponde con altre domande: "Ti sei mai chiesto che cosa puoi fare tu per cambiare il mondo? Ma prima ancora: sei davvero libero dai tanti pregiudizi che pervadono la nostra società? Sei in grado di andare oltre le differenze? Per quanto molte vite siano spesso il rovescio di altre, per quanto ognuno di noi maturi e affondi nella terra con radici diverse, l’umanità è una grande famiglia allargata". Ed è su quest'affermazione che dà respiro e pienezza al senso della convivenza civile, che fa baricentro morale il libro "C'è bisogno di te"[2], un lungo dialogo tra il fondatore del Gruppo Abele, Libera, Narcomafie e Stefano Garzaro[3], un dialogo che si apre soprattutto alle generazioni più giovani.

Ciotti non prescrive modelli, ma racconta esperienze: ciascuno, confrontandole con la propria realtà, potrà inventare progetti nuovi, consapevole che sono davvero tempi duri per chi sta ai margini. Per chi dorme sulle panchine, per chi cerca scampo dalla guerra, dalle mafie, dalle dipendenze. Tempi duri per i ragazzi e le ragazze scivolati nell’illegalità e che vanno incontro a punizioni esemplari. Ma nonostante i cori degli inflessibili che invocano carcere e catene, e buttare via la chiave, si levano ancora voci a ricordare che l’educazione, la scuola, sono più efficaci del castigo. Che invitano a investire in solidarietà, a tutelare le persone fragili in una foresta sociale dove la competizione è all’ultimo sangue. E una di queste voci è quella di Luigi Ciotti.

Il libro, attraverso nomi e storie di persone fragili perseguitate da cattive etichette, ma alla ricerca di una nuova dignità, ha continui flash autobiografici, in cui don Ciotti racconta le sue iniziative, il suo percorso di solidarietà cominciato a Torino negli anni Sessanta, sotto lo sguardo vigile del vescovo Michele Pellegrino che l'avrebbe ordinato sacerdote nel 1972.

Un percorso accanto a chi fa più fatica, a chi ha subìto la dipendenza e in qualche caso l’ha sconfitta, a chi si è battuto contro schemi primitivi e ingiusti. Storie non sempre a lieto fine: dedicate alle ragazze della notte costrette a vendersi nelle nostre città, alle vittime delle mafie, ai migranti perseguitati da false leggende, agli stessi razzisti schiavi dei propri pregiudizi.

Nelle storie dei ragazzi dietro alle sbarre Ciotti ricorda come l’articolo 27 della Costituzione afferma che il compito della giustizia è rieducare: «Vedo ragazzi sempre più giovani in carcere, provenienti soprattutto da ambienti poveri culturalmente, dove hanno poche prospettive di realizzare i propri sogni. A chi grida “Buttate via la chiave!” vorrei ricordare che, per mantenere una persona in carcere, lo Stato spende ogni giorno molti soldi. La pena alternativa costa molto meno e quasi sempre fa crescere la persona. Il carcere a tutti costi non solo è terribile, ma non conviene allo Stato nemmeno dal lato economico. Vallo a spiegare agli assetati di vendetta».

Attraverso un dialogo serrato, Luigi Ciotti e Stefano Garzaro costruiscono un antidoto al pessimismo, dimostrando come anche le leggi ingiuste si possono cambiare: "Scendi in strada, c’è bisogno anche di te!". Quel bisogno che si ritrova in una citazione quanto mai attuale del compianto don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, presidente di Pax Christi dal 1985 al 1993, che così si rivolse ai giovani: "[...] Non recintatevi dentro di voi circoscrivendo la vostra vita in piccolo ambiti egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri. Appassionatevi alla vita, perché dolcissima. Mordete la vita!".


Note

[1] Luigi Ciotti inizia il suo impegno sociale da adolescente e a vent’anni fonda il Gruppo Abele, che si occupa, tra l’altro, di emarginazione giovanile, tossicodipendenza, lotta allo sfruttamento della prostituzione. Nel 1996 è fra i fondatori di Libera, una rete di realtà attive nel contrasto alla criminalità mafiosa e nella promozione della legalità e della giustizia.

[2] Luigi Ciotti con Stefano Garzaro, C'è bisogno di te per costruire un mondo più bello e più giusto, Piemme, 2023

[3] Stefano Garzaro ha lavorato nell’editoria scolastica e ha pubblicato numerose ricerche storiche. Da quando scrive per ragazzi e ragazze sono apparsi i racconti di O bella ciao (con Lucia Vaccarino) e i romanzi Geppe il brigante e Il paese nero.

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