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La prostata anti Coronavirus di Flavio Briatore

di Menandro|

Il Billionaire gli deve davvero mancare parecchio se Flavio Briatore è stato costretto a rifugiarsi in una clinica milanese per problemi alla prostrata, secondo la versione fornita dal suo entourage. Sotto il profilo fisiologico, lo si comprende, eccome. Chi meglio di lui, infatti, ha potuto godere dei “vantaggi” di un organo infiammato che costringe gli uomini ad alzarsi ripetutamente dal letto (se non riuscite ad immaginarlo, c’è un’illuminante e ossessiva pubblicità televisiva sull’argomento) con tutti i pretesti del mondo, dai rumori notturni al miagolio del gatto, alla fame e alla sete improvvise? “Tribula” (chi stenta ad arrivare a fine mese con i soldi), così lo canzonavano (sommessamente) i suoi concittadini della provincia Granda prima del benessere improvviso, è uno che con la prostata ingrossata, e qualche prostatite di rincalzo, fino alla chiusura del Billionaire ci è andato a nozze. Grazie alla prostata ingrossata o infiammata che dir si voglia, l’ex “tribula” non ha mai avuto necessità di bere quantità industriali di caffè, di assumere energetici o, peggio, di ricorrere ad anfetamine per rimanere sempre sveglio ed incendiare con la sua aitante personalità la vita notturna del suo locale e dell’intera Costa Smeralda. Del resto, se non avesse avuto quel banale problema che rende uomo comune anche il più vip dei vip, forse non sarebbe diventato per tutti “l’upupa notturna di Porto Cervo”, in ossequio alle rime foscoliane verso cui il nostro ha sempre rivolto le sue attenzioni culturali, a dispetto delle dicerie malevoli sulla sua idiosincrasia ai libri. Meglio la prostata da levigare, insomma, che il coronavirus, come numerosi tra i suoi innumerevoli detrattori hanno cominciato fin da ieri a sospettare maliziosamente. Illazioni, soltanto illazioni, ha reagito Briatore cui va riconosciuto la ferrea volontà di combattere il virus con la negazione piuttosto che con la prevenzione. La sua personalissima politica sanitaria non ha però garantito l’immunità di gregge al personale del Billionaire, praticamente tutto infettato dalla Covid-19. Già, ma quanti dei suoi dipendenti contagiati possono contare sulla prostrata infiammata?

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