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Kabul: missili Usa uccidono il leader di Al Qaeda

di Germana Tappero Merlo


Ayman al-Zawahiri, leader di al-Qaeda, è stato ucciso stanotte a Kabul, capitale dell'Afghanistan. Ad annunciare la notizia è stato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha dato anche alcuni dettagli sull'operazione militare pianificata dalla Cia. Ayman al-Zawahiri è stato colpito da un attacco di missili Hellfire lanciato da un drone puntato su una "safe-house" dove alloggiava insieme alla famiglia. A quasi un anno dalla "resa" dell'Occidente (15 agosto) alle milizie talebane, tradizionali alleate dei qaedisti, gli Usa hanno eliminato quello che fu il braccio destro di Osama bin Laden e una delle menti dell'attacco alle torri gemelle a New York, l'11 settembre 2001.

Ciò dimostra che, nonostante una situazione internazionale a dir poco turbolenta, per usare un eufemismo, la lotta al terrorismo e all'organizzazione di al-Qaeda rimane centrale per Washington. Una lotta attraverso la quale si contrasta il regime talebano che ospita in Afghanistan numerosi affiliati. Per contro, il regime degli studenti coranici continua a sostenere di voler aderire all'accordo firmato con gli Stati Uniti nel 2020. Un'intesa con la quale i talebani avevano assicurato i vertici statunitensi che non avrebbero trasformato l'Afghanistan in un base permanente di missioni terroristici verso l'estero.


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