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L’Isis rivendica l’attentato all’ospedale militare di Kabul. Attentatore colpito a

L’Isis ha rivendicato l’attentato di stamane, 2 novembre, all’ospedale militare Sardar Mohammad Daud Khan, oggetto di un precedente attentato l’8 marzo del 2017, in cui perirono decine di morti e una settantina di feriti. L’organizzazione terroristica ha infatti pubblicato una foto dell’ingresso del nosocomio un attimo prima dell’inizio dell’attentato, nei pressi di un posto di blocco militari afghani. Nell’esplosione, originata da un kamikaze in motocicletta carico di tritolo, aiutato da un commando terroristico che si è aperto la strada con armi da fuoco, hanno perduto la vita una ventina di persone e almeno cinquanta sono rimaste ferite. Tutti gli attentatori sono stati uccisi dalle forze di sicurezza talebane.

Intanto, il governo talebano minimizza la minaccia dello Stato Islamico ed incolpa il presidente Joe Biden e il governo degli Stati Uniti di propagandare le attività terroristiche in Afghanistan. Tra l’altro, il Wall Street Journal riferisce che funzionari dell’intelligence, della sicurezza e dei servizi militari dell’ex governo afghano si sarebbero uniti allo Stato Islamico, le cui attività si sono intensificate con l’ascesa al potete degli studenti coranici.

Il governo talebano ha fatto riferimento a un rapporto del quotidiano americano e ha affermato che il movimento ha diffuso un “perdono” generale dopo essere entrato a Kabul il 15 agosto scorso. E da Parigi arriva la notizia di uno scontro a fuoco tra le forze di sicurezza e un terrorista armata di coltello in una delle stazioni della capitale francese.

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