L'appuntamento di oggi. "Arte e migranti" al Festival dell'Accoglienza a Torino
- La Porta di Vetro
- 23 set 2024
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Aggiornamento: 23 set 2024

Giornata che avrà come protagonista anche la Porta di Vetro al Festival dell'Accoglienza [1], in svolgimento a Torino, quella di oggi 23 settembre. Alle 18, o nel Giardino della Magnolia, qualora il maltempo decidesse di concedere una tregua, o all'interno del Centro della Pastorale Migranti, sempre in via Cottolengo 22 in caso di pioggia, si discute di "Montagne terre mobili: le migrazioni e le Alpi piemontesi".[2] Tema che guarderà anche all’opera “Grano nuovo”, da oggi esposta nel Giardino della Magnolia, realizzata dallo scultura Gabriele Garbolino Rù (socio della Porta di Vetro) nell'ambito della Mostra itinerante "Memoria e Accoglienza", importante iniziativa del "Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti", che dal 28 settembre sarà visitabile anche a Torino, presso l'Archivio Stato in piazzetta Carlo Mollino (sotto i portici del Teatro Regio).
La scultura interpreta i temi del dover partire, dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso alcune parole incise sul basamento in lingue diverse, come lette o scritte da una bimba accovacciata, simbolo di speranza nel futuro. Racconta l'artista: "l'opera si presta ad esprimere i concetti che stanno alla base del Festival dell'accoglienza. Chi meglio di una bambina tocca la nostra sensibilità, mettendoci davanti alla nostra coscienza con le nostre responsabilità? Questa è la figura infantile che sembra scrivere o leggere quelle parole che ci vogliono accompagnare, leggendole, dalla sofferenza verso la speranza. Sulla parte inferiore della composizione scultorea, incise in blocchi d'acciaio che ricordano zolle di terra, sono raccolte parole in italiano, inglese, ebraico e arabo che ricordano le ragioni e le speranze di chi – per sfuggire alla miseria, alla guerra, alle persecuzioni – ha scelto di sradicarsi dalla propria terra e dai propri affetti per cercare aiuto, solidarietà, nuove opportunità. A noi, dunque, il coraggio e la responsabilità di interpretarle e di tradurle in fatti, impegnandoci a lavorare per realizzare quel mondo che vorremmo lasciare alle generazioni future".
All'incontro di oggi, moderato dalla giornalista Laura de Donato, partecipano insieme con Gabriele Garbolino Rù, Maurizio Dematteis, direttore dell’associazione Dislivelli, Sofia Gallo, scrittrice; Valter Giuliano, giornalista,
Alberto Tazzetti, presidente Associazione amici del Museo civico di Usseglio e Michele Ruggiero, giornalista e presidente dell’Associazione La Porta di Vetro.
Il Festival dell'Accoglienza, alla sua quarta edizione, promosso dalla Pastorale Migranti di Torino, è un viaggio inclusivo nell'idea di comunità che da metà settembre a fine ottobre include si disvela in più di cento eventi con 150 ospiti nazionali e internazionali. L'obiettivo è la riflessione sul senso dell'accoglienza in tutte le sue sfumature, perché il verbo “accogliere”, come è stato più volte detto dal presidente della Pastorale e curatore del Festival, Sergio Durando (nella foto) "può essere declinato attraverso i temi dell’inclusione e della multiculturalità".
Senza che si tralasci, è doveroso aggiungere, quel messaggio di pace che continua ad essere ignorato come se la violenza e la distruzione che caratterizzano la guerra non fossero diventate oramai da anni "padrone" del destino per milioni di individui soltanto a poche migliaia di chilometri da noi.
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