Attentato ponte di Crimea: primi arresti, sono cittadini russi e ucraini

A quattro giorni dall'esplosione del camion-bomba sul ponte di Crimea, il ponte di Kerč', le indagini dei servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno dato una prima risposta arrestando 8 persone coinvolte a vario titolo. Si tratta di cinque cittadini russi e tre di nazionalità ucraina e armeni che avrebbero agito sotto la direzione dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraina. L'accusa è stata concretata da alcune foto dei presunti attentatori.

I servizi segreti di Mosca perseguono dunque la pista indicata nelle ore successive all'attentato sulle responsabilità di Kiev e denunciata dal presidente Vladimir Putin. Insinuazioni, sospetti peraltro avallati in prima battuta proprio dai vertici ucraini, salvo poi una immediata retromarcia, però "bloccata" dalle rivelazioni del New York Times sul coinvolgimento dei servizi segreti ucraini. Ora, arresti che vestono quella tesi. In parallelo, cresce un'ipotesi alternativa avanzata dal Canale Telegram Cheka-Ogpu e da altri testate d'informazione, secondo cui il vero obiettivo dell'attentato potrebbe essere una delle vittime dell'esplosione: il giudice russo di 42 anni, Sergey Maslov. Una vittima "eccellente" e un giudice scomodo: Maslov si era occupato di delicati casi giudiziari che toccavano indirettamente esponenti del colosso Gazprom vicini al presidente Putin. L'ipotesi si spinge fino a sostenere che l'esplosivo non fosse nel camion ma nella macchina, una Cadillac, di Maslov, non soggetta a controlli per la caratura del personaggio.[1] Intanto, prosegue la doppia marcia - militare e diplomatica - dei paesi occidentali. Ieri il G7 ha condannato i bombardamenti russi di lunedì scorso su Kiev e su altre città ucraine, mentre è stato deciso di intensificare l'invio di nuove e più sofisticate armi al governo di Zelensky, per contrastare la pioggia di missili che continua a martoriare le popolazioni civile dell'Ucraina.

[1]https://www.ilmessaggero.it/persone/giudice_putin_morto_ponte_crimea_maslov_chi_era_indagini_gazprom_corruzione-6982532.html