top of page

La prevenzione, primo salvavita


di Enrica Formentin


Prosegue la campagna di prevenzione, che si è iniziata ad ottobre, contro i tumori sia femminili che maschili. In Italia le cinque neoplasie più frequenti nella popolazione sono: il tumore alla mammella , colon-retto, polmone, prostata e vescica. In Italia, il Mese Rosa è promosso, soprattutto, dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro e dalla Lilt-Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Il simbolo internazionale della lotta al tumore e al seno è infatti rappresentato dal celebre Nastro Rosa, che dà il colore al mese di ottobre.


Al primo posto di questa famigerata Top 5 c’è il tumore alla mammella che colpisce una donna su otto nell’arco della vita, mentre ha un’incidenza decisamente inferiore per il sesso maschile, rappresentando lo 0,5-1%. Globalmente, la malattia colpisce all’incirca 1 uomo su 100.000. Il cancro alla mammella costituisce attualmente quasi il 30% di tutte le diagnosi tumorali ed è seguito dal tumore del colon-retto, polmone, stomaco e corpo dell’utero. sensibilizzare sull’importanza della prevenzione oncologica, ottobre e novembre sono diventati i mesi della prevenzione rispettivamente con le iniziative Mese Rosa e Movember.

ll concetto di prevenzione, comune a molti ambiti, è concepito come l'insieme di azioni finalizzate a impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati. In ambito sanitario la prevenzione è costituita da interventi che si dividono in :

prevenzione

• primaria;

• secondaria;

• terziaria.

Salute e stili di vita Ė la forma classica e principale di prevenzione e comprende tutti gli interventi destinati ad ostacolare l’insorgenza delle malattie nella popolazione, combattendo le cause e i fattori predisponenti. Spesso l’intervento mira a cambiare abitudini e comportamenti scorretti (intervento comportamentale)I programmi di screening oncologico nazionale prevedono la possibilità di eseguire gratuitamente la mammografia ogni due anni per tutte le donne di età compresa tra 50 e 69 anni di età. In alcune regioni è stata adottata l’estensione dello screening a donne tra 45 e 49 anni con cadenza annuale e a quelle con età tra i 70 e i 74 anni con cadenza biennale. La mammografia è senza dubbio il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce.


Spesso si legge che la “società del benessere” ha perso di vista il significato della parola prevenzione finendo per farla coincidere con un insieme di visite e accertamenti diagnostici, confondendo così prevenzione con diagnosi precoce, mentre per evitare l’insorgere delle malattie è necessario lavorare sul proprio equilibrio psico-fisico e su stili di vita sani.

L’allungarsi della vita media, nei paesi sviluppati, è sicuramente dovuto all’aumento di consapevolezza delle persone sulla necessità di “vivere in modo sano” ma anche alla possibilità di sfruttare i costanti sviluppi di medicina e chirurgia, della diagnostica, della farmacologia e, negli ultimi decenni, anche della genetica che, accelerando la comprensione dell’origine di molte patologie, ne permetterà anche una diagnostica di tipo predittivo.


Nemico numero uno: le malattie cardiovascolari

La prima causa di morte nella nostra società è data dalle malattie cardiovascolari (oltre l'80%). Al secondo posto si collocano i tumori, da quelli polmonari a quelli a carico dei vari organi (mammella, prostata, reni). La terza causa sono le malattie a carico dell'apparato respiratorio, le cosiddette broncopneumopatie croniche. Secondo i dati riportati nel report I numeri del cancro in Italia 2020 a cura tra gli altri dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), il tumore della mammella resta la neoplasia più frequente in Italia.


Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, questo tumore rappresenta infatti il 30,3 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne e il 14,6 per cento di tutti i tumori diagnosticati in Italia. Tuttavia, se l’incidenza (numero di nuovi casi) è in leggera crescita soprattutto nelle donne più giovani, la mortalità è in diminuzione (una riduzione del 6 per cento nel 2020 rispetto al 2015), pur rimanendo questa malattia la prima causa di morte per tumore nelle donne. Non stancandosi di dire che migliorare il proprio stile di vita allontana la possibilità di sviluppare un tumore. Anche allattare i figli aiuta a combattere il tumore del seno, perché l'allattamento consente alla cellula del seno di completare la propria maturazione e quindi di essere più resistente a eventuali trasformazioni neoplastiche.



34 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page