Rilasciati i primi ostaggi, luce per Gaza al fondo del tunnel
- La Porta di Vetro
- 12 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 13 ott
Il governo Netanyahu ha superato le ultime riserve

Nel primo giorno di reale cessate il fuoco, le ambulanze della Croce Rossa si sono dirette verso Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza per ricevere il primo gruppo di ostaggi israeliani da 738 nelle mani di Hamas. Le ultime riserve sugli accordi sono state superate dal governo di Netanyahu che nella notte di oggi, lunedì 13 ottobre, ha apportato, come spiega il quotidiano di Tel Aviv Haaretz, alcune modifiche alla lista dei prigionieri palestinesi che saranno rilasciati come conseguenza della tregua. Nel dettaglio, saranno rilasciati 1.718 prigionieri palestinesi, anziché i 1.722 inseriti della prima lista.
I quotidiani israeliani, ricordano che altri 250 palestinesi, condannati all'ergastolo, dovrebbero essere rilasciati in Cisgiordania, a Gerusalemme e all'estero.
Intanto in piazza degli Ostaggi a Tel Aviv è un fermento di emozioni tra le decine di migliaia di persone che si sono radunate dalle prime luci dell'alba con le bandiere di Israele e le foto degli ostaggi. Emozioni in crescendo alla notizia dei nomi dei primi sette ostaggi rilasciati: Matan Engerst, Alon Ohel, Eitan Mor, Gali e Ziv Berman, Omri Miran e Guy Gilboa-Dalal. Tra l'enorme folla, anche numerosi adolescenti, studenti, le cui scuole sono chiuse per la festa ebraica, Simchat Torah.
La notizia del rilascio, come scrive il Jerusalem Post, è stata confermata anche dall'IDF, le forze armate israeliane. Spicca sempre sul Jerusalem Post, un fermo immagine di un video dei veicoli della Croce Rossa trasportano a Gaza le persone in ostaggio dall'attacco del 7 ottobre 2023. Lo stesso quotidiano pubblica un video della telefonata tra Matan Zangauker, uno dei primi liberati, la madre e la fidanzata.
L'architetto in capo del cessate il fuoco, il presidente Usa Donald Trump, ha immediatamente informato i media attraverso l'addetta stampa Karoline Leavitt di seguire le operazioni di rilascio degli ostaggi a bordo dell'Air Force 1 in viaggio verso Israele (il velivolo presidenziale dovrebbe atterrare all'aeroporto Ben Gurion attorno alle 9,20, meno di un'ora nel momento in cui si scrive).













































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