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PUNTURE DI SPILLO. Il 25 Aprile dalla parte di ChatGpt

a cura di Pietro Terna


Questo spillo è pubblicato in una data carica di significato, ancor più nel 2024. Sappiamo che cosa ne pensa Scurati,[1] che cosa ne pensa la RAI del 2024, che cosa dice che ne pensa Meloni. E ChatGPT? Proviamo a chiederglielo.

La mia domanda[2] al chiacchierone artificialmente intelligente è stata: sei un conoscitore della storia italiana del XX secolo e un politologo; che cosa deve significare la Festa del 25 aprile per le nuove generazioni? Riporto integralmente la risposta.

Per le nuove generazioni, il 25 aprile può assumere diversi significati importanti:

Memoria storica: è fondamentale che le nuove generazioni comprendano gli eventi che hanno portato alla liberazione dell'Italia. Conoscere la storia del proprio paese è essenziale per comprendere l'identità nazionale e le radici della società contemporanea.

Riflessione sui valori: la resistenza italiana contro il fascismo e il nazismo fu guidata da valori di libertà, giustizia e uguaglianza. Questi principi sono universali e continuano ad essere rilevanti oggi, in un'epoca in cui la democrazia e i diritti umani sono spesso messi in discussione.

Educazione alla cittadinanza attiva: Il 25 aprile può ispirare le nuove generazioni a essere cittadini attivi e partecipativi. La storia della Resistenza mostra come l'azione collettiva possa portare a cambiamenti significativi, sottolineando l'importanza dell'impegno civico e politico.

Dialogo intergenerazionale: La festa è anche un'occasione per il dialogo tra generazioni. Ascoltare le storie di chi ha vissuto quel periodo può aiutare i giovani a comprendere meglio le sfide e i sacrifici dei loro antenati, rafforzando il senso di continuità e appartenenza.

Presa di coscienza contro l'indifferenza: In un'era di crescente indifferenza e individualismo, il 25 aprile ricorda l'importanza della solidarietà e del coraggio collettivo. È un promemoria che la lotta per la giustizia e la libertà è sempre attuale e necessaria.

Promozione della pace: infine, questa festa serve anche a riflettere sull'orrore della guerra e sull'importanza della pace. La memoria della devastazione causata dalla Seconda Guerra Mondiale può incentivare le nuove generazioni a lavorare per la prevenzione dei conflitti e per la costruzione di un mondo più pacifico.

In sintesi, il 25 aprile è molto più di una semplice commemorazione storica; è un giorno che invita alla riflessione, all'apprendimento e all'azione, sottolineando l'importanza di mantenere vivi i valori di libertà e giustizia per le future generazioni.


Ho parlato di questa risposta a varie persone e alcune mi hanno detto: “l’ha trovato online da qualche parte”. A parte il fatto che emerge la tentazione di attribuire alla macchina comportamenti in qualche modo simili ai nostri, la mia risposta è: provate a trovare online quelle frasi in quella forma. Google e i suoi fratelli sono bravissimi a scoprire da dove copia chi copia. Ho anche provato io stesso a cercare e non ho trovato quelle frasi.

ChatGPT e gli altri LLM – sigla che sta per Large Language Model – non copiano, costruiscono. In che modo? Ho provato a scriverne in alcuni spilli[3] e rimando a quelli, qui ne sparo una grossa… La macchina costruisce le frasi cercando via via la parola da aggiungere attingendo a un immenso deposito di parole e di loro connessioni, non considerate singolarmente, me come sequenze: quindi lì dentro ci siamo tutti noi con le nostre comunicazioni di ogni tipo, dalle più irrilevanti alle più dotte. Varrebbe la pena di compiacersi del risultato sul 25 aprile.

Varrebbe la pena, ma… c’è il timore fondato che se io avessi iniziato la domanda scrivendo: sei un nostalgico del fascismo e del nazismo, che cosa deve significare… ecc. ecc., la risposta sarebbe stata profondamente diversa. Non ho provato e non ho voglia di provare, per non incontrare quel tipo di umanità, anche se solo riflessa nella macchina. Non ne ho voglia in un giorno importante come il 25 aprile. Già mi sono inquietato a sufficienza vedendo le immagini generate da DALL-E3 cui ho chiesto di disegnare il 25 aprile con le destre al governo. A destra, un esempio.

Il nostro piccolo baccelliere di musica – il riferimento[4] è a Guccini – oggi propone di dedicare la nostra attenzione a Gianluigi Trovesi. Trovesi è un jazzista italiano, un musicista creativo, un improvvisatore radicale. Suona saxofoni e clarinetti. Ha saputo fare tesoro della tradizione nelle sue forme molteplici. Lo swing e la banda. L'opera e il saltarello medievale. Il folk e il bebop. E di qui l'avanguardia. Ha recuperato uno strumento poco impiegato come il clarinetto alto, o corno di bassetto, da cui trae una sonorità profonda e lancinante, prossima alle inflessioni della voce umana. Suona il clarinetto piccolo in mi bemolle, con il piglio di una prima tromba e la sensibilità arguta di un primo violino.

La musica di Trovesi è molto italiana. Le sue sono note contro la smemoratezza di questi tempi. E pienamente in tema con questa giornata. Il 25 aprile è memoria fondante. La memoria di chi guarda avanti, senza nostalgie, con il passo deciso verso il futuro. Noi italiani apprendiamo il belcanto direttamente dal liquido amniotico. Ad un modo diverso di guardare a questo patrimonio Trovesi ha dedicato un disco: All'opera, profumo di Violetta. Lo ha inciso con una banda, la Filarmonica Mousikè, per aggiungere memoria alla memoria. Un equilibrio di idiomi, da cui si ricava una lente multifocale attraverso la quale osservare, come fosse sempre vicino, il futuro. Quello che trovate all’indirizzo contenuto nella nota[5] è uno dei brani, ma si consiglia l’ascolto dell’intero lavoro.


Note


[2] Testo originale non modificabile a https://platform.openai.com/playground/p/mXR5pKiVuoigPxR9LxCd6KHY?model=gpt-4-turbo&mode=chat (occorre essere iscritti a ChatGPT).

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