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La scomparsa di Sante Bajardi

Aggiornamento: 13 ott 2023


All'età di 97 anni è morto Sante Bajardi, una delle figure più rappresentative della politica torinese del secondo dopoguerra[1]. Nato nel 1926 a Torino, diventa operaio metalmeccanico e si diploma all’istituto Avogadro di Torino. Conclusa l’esperienza partigiana, il suo impegno continua nella militanza politica. Nel 1950 è dirigente del PCI a Torino, a Ivrea, nel Canavese e nel Pinerolese, tra i lavoratori dell’Olivetti, della Chatillon, della RIV di Villar Perosa, i minatori della Talco Grafite in Val Germanasca e poi alla tristemente nota IPCA di Ciriè. Dal 1975 al 1980 ricopre gli incarichi di Vice Presidente della Giunta Regionale del Piemonte e di Assessore regionale ai trasporti e alle opere pubbliche. Nel 1980 è nominato Assessore alla Sanità. Ha fondato il CIPES Piemonte.

In una nota, il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Daniele Valle, ha ricordato la figura Sante Bajardi, generoso interprete di una grande stagione politica per la Regione Piemonte: "Se nel nostro Paese abbiamo la sanità pubblica lo dobbiamo anche a Sante Bajardi, che fu un pioniere del servizio sanitario nazionale e regionale, dando così attuazione ai principi sanciti nell’art. 32 della nostra Costituzione". "Oggi siamo tutti un po’ orfani - ha aggiunto Valle - perché ci ha lasciato un grande protagonista della vita politica ed istituzionale della nostra Regione, un “padre fondatore” del nostro Piemonte e un compagno di viaggio del Comitato Resistenza e Costituzione sin dalla sua nascita".


Note


Per un profilo completo di Sante Bajardi si rimanda a Marco Travaglini in https://www.laportadivetro.com/post/sante-bajardi-l-uomo-del-cremlino-torinese


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