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Sinodo: migranti e sanità pubblica sotto la lente a Torre Pellice

Aggiornamento: 26 ago 2023

di Piera Egidi Bouchard

Molti sono gli argomenti affrontati via via in conferenze stampa ad illustrare il dibattito del Sinodo, che si conclude in aula con votazioni sui definitivi ordini del giorno. Un tema importante e molto sentito è quello dei migranti, di cui sono tristemente noti e ripetuti i fatti di cronaca. Ma cosa fanno concretamente le chiese? Quali sono le linee- guida ?


Immigrazione e chiese evangeliche

Ne hanno parlato in conferenza stampa Marta Bernardini, coordinatrice di Mediterranean Hope e il pastore e professore Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche i Italia (FCEI), modera la giornalista Simona Menghini, che apre con una critica forte alle statistiche: “Si tratta di persone, non di numeri!”. La discussione deve partire dalla consapevolezza delle cause di queste ondate sempre maggiori di migranti, spinti dalle guerre, dalla fame, dalle violenze. E non può essere fermata. Coi “corridoi umanitari”, promossi con Sant’Egidio abbiamo salvato in qualche anno alcune migliaia di persone 6-7 mila in 5 anni, ma non è certo sufficiente. E’ necessario rifiutare una risposta muscolare, militare per bloccare questo drammatico fenomeno.

“Noi costruiamo le frontiere, ma loro le varcano – ha detto Marta Bernardini -illustrando il progetto di cui è coordinatrice, iniziato da Lampedusa - non si tiene abbastanza conto anche del cambiamento climatico, che determina desertificazione in tanti paesi. Abbiamo una responsabilità verso le motivazioni personali. Bisogna costruire una “buona immigrazione”.

Daniele Garrone ha sottolineato come nostro dovere sia non solo soccorrerli in mare, ma anche farli vivere, ed è nostro interesse integrarli, aiutarli a trovare lavoro, a imparare la nostra lingua. Il loro approdo è l’Europa democratica e costituzionale, la patria dei diritti. L’immigrazione è sempre avvenuta: oggi negli Usa, ad esempio ci sono 60 milioni di cittadini di origine tedesca. E ha raccontato l’emozione di fronte al Memoriale delle Twin Towers, a New York, per aver riconosciuto, nell’elenco delle vittime, in particolare anche dei soccorritori, nomi che provenivano da tutte le nazioni, anche italiani. “Sull’immigrazione è in gioco la nostra anima – ha concluso- quella patria dei diritti che è l’Europa che abbiamo costruito dopo due guerre mondiali.”


Salute, anziani e disabili

Il Sinodo ha discusso a lungo sul tema della salute, un diritto costituzionale alla cura che ci riguarda tutti, e che ci spinge ad azioni di tutela della sanità pubblica, messa a dura prova dai tagli. La conferenza stampa, introdotta dalla giornalista di Riforma Sara Tourn, ha illustrato le varie angolature della questione. “Poniamo un tema di fondo – ha detto Daniele Massa, della Commissione Sinodale per la Diaconia (CSD)- e si è soffermato sul problema dei disabili (sono 3.800.000 gli anziani non autosufficienti) ed è stata approvata a marzo una legge delega che li riguarda, ma si aspettano entro il 31 gennaio i decreti attuativi, se no le decisioni rimangono lettera morta.”

Il Sinodo ha approvato un documento proposto dall'oncologo e consigliere FCEI Libero Ciuffreda (già sindaco di Chivasso), dal titolo emblematico “Una salutare uguaglianza”: “Stiamo scoprendo che emerge una nuova povertà - ha detto - Non c’è più il servizio sanitario universalistico che le nostre madri e i nostri padri hanno approvato unanimemente, in modo trasversale ai vari partiti. Il Servizio sanitario nazionale, che poi è diventato regionale, rischia un grave pericolo nella proposta dell’ ‘autonomia differenziata’, che introduce una ulteriore discriminazione. Noi personale sanitario operiamo in modo laico, ma per noi credenti c’è l’esempio di Gesù, che ha curato con la vicinanza e il tocco al malato.”

Sono 480.000 le firme dei contribuenti italiani all’”Otto per mille valdese” nel 2020, e la quota del reddito Irpef destinata è di circa 40 milioni di Euro, che sono destinati a progetti diaconali, sociali e culturali, mentre il mantenimento dei pastori/e, diaconi/e, il culto, le chiese e tutto ciò che riguarda l’aspetto religioso proviene dalle contribuzioni volontarie dei singoli credenti.

Il problema dei fondi a disposizione anche per le opere nella società è dunque fondamentale, e ne ha riferito Manuela Vinay, responsabile per l’8 per mille valdese, che innanzitutto ha ringraziato per la fiducia di tanti cittadini: “Con la pandemia, però – ha notato – c’è stata una diminuzione di circa 80.000 contribuenti, che hanno preferito devolvere allo Stato. Al tempo del covid noi abbiamo istituito un ‘fondo per l’emergenza’, ed ora, nell’ottica di una ripresa, abbiamo promosso una serie di ‘bandi tematici’, il primo dei quali è ‘ Creare sviluppo nei territori più lontani dallo sviluppo’. C’è inoltre bisogno di progetti specifici per le varie disabilità, fisiche e mentali, e per la promozione del benessere di giovani e bambini/e.”

A questo proposito, una nuova simpatica iniziativa è venuta dalla richiesta fatta nel 2022 al Sinodo di creare per quest’anno per i figli/e (dai 5 ai 13 anni) dei sinodali occupati dai lavori un programma parallelo per loro, non semplicemente un servizio di baby-sitting, ma giochi, attività manuali, visite ai luoghi interessanti delle Valli, organizzati dai giovani Daniele Parizzi e Miriam Buffa, con un gruppo di lavoro coordinato dalla pastora Gesine Traversari. E’ parallelo “Il Sinodo dei bambini/e”, che come per i grandi è iniziato ogni mattina con un piccolo culto curato dalla diacona Karola Stobaus, e poi varie attività toccheranno “in forma ludica” alcuni dei temi del Sinodo affrontati in aula dai loro genitori: i diritti, l’accoglienza, la cooperazione, il dialogo, la pace, la partecipazione democratica, la spiritualità e il perdono.

Così ieri pomeriggio, 24 agosto, nell’aula sinodale, questo gruppo colorato e gioioso di piccoli ha resocontato il lavoro svolto, con cartelloni, disegni e un grosso manifesto letto a turno coi loro “desiderata” agli adulti per il prossimo Sinodo: tra i più divertenti, data la calura, una piscina in giardino, tanti alberi piantati, ma anche discorsi sull’ambiente, sull’aria, sulla pace, sulla salute, concludendosi tra risi e applausi col desiderio di “avere medicine col gusto più buono”!


Foto Agenzia Nev



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