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Punture di spillo. Società diseguali, società insostenibili

a cura di Pietro Terna

Iniziamo il nostro viaggio esplorando le profonde disuguaglianze presenti nel mondo oggigiorno, un fenomeno complesso e universale. Le crepe sociali ed economiche nel nostro tessuto globale sono tangibili e evidenti, giganti silenziosi che dominano le strutture della nostra società, fissandoci dallo sfondo dei drammi quotidiani.

L'Indice di Gini, un meccanismo statistico utilizzato per misurare la diseguaglianza economica, offre un quadro quantitativo della profondità di questo divario. In base a un rapporto del World Bank [1], paesi come l'Africa del Sud, la Namibia e l'Honduras presentano un livello di diseguaglianza economicamente preoccupante. Allo stesso tempo, le nazioni del Nord Europa si distinguono per la loro maggiore equità economica, creando un contrasto globale che accentua il problema.

Sconcertante concentrazione della ricchezza

Nondimeno, non dobbiamo considerare la disuguaglianza solo come un'esperienza territoriale o nazionale. Questa piaga non conosce confini, penetrando in ogni angolo del pianeta e influenzando vari aspetti della vita quotidiana. Ad esempio, il rapporto Oxfam del 2020 rivela uno scenario sconcertante: le 26 persone più ricche del mondo possiedono quanto i 3.8 miliardi di persone più povere [2]. E ancora, le cifre dell'UNESCO del 2020 sostengono che la diseguaglianza economica di genere persiste ostinatamente, con le donne che guadagnano il 77% di quanto guadagnano gli uomini, una percentuale che scende ulteriormente in regioni come il Sud Asia e l'Africa subsahariana [3].

Tali disparità generano una serie di effetti negativi su vari aspetti della vita sociale. La diseguaglianza limita l'accesso all'istruzione, alla salute, al lavoro, e aumenta il disagio psicologico. Crea un ciclo di povertà ed esclusione sociale difficilmente spezzabile. Una società diseguale non è solo una società ingiusta, ma è una società insostenibile nel lungo periodo.

Viviamo nel XXI secolo, un'era di sviluppo tecnologico rapidissimo, di possibilità infinite. Eppure, nonostante i progressi tecnologici e scientifici, la diseguaglianza resta salda, radicata nel tessuto sociale come un vecchio albero con le sue radici profonde.

Riflettiamo sulle soluzioni possibili.

Prima di tutto, ciascuno di noi deve rendersi conto che contribuire a ridurre la diseguaglianza è un compito che spetta non solo ai governi, ma a tutti. Ogni azienda, ogni impresa, ogni individuo può fare la differenza. Fornire salari equi, investire in formazione e istruzione, creare opportunità di lavoro: tutte queste azioni possono sembrare piccoli passi, ma insieme creano un'onda di cambiamento capace di far tremare le montagne di diseguaglianza.

Successivamente, dobbiamo interrogarci sulla fiscalità. Le politiche fiscali sono uno strumento potente per ridistribuire la ricchezza e alleviare le disuguaglianze. Un sistema fiscale che tassa di più i redditi più alti, come proposto da Thomas Piketty [4], potrebbe essere una soluzione efficace per contrastare la crescente concentrazione della ricchezza.

Infine, dobbiamo ripensare il concetto di globalizzazione. La globalizzazione, tanto declamata negli ultimi decenni, non deve limitarsi alla libera circolazione di beni e capitali, ma deve includere anche la libera circolazione di idee, di diritti, di giustizia sociale.

Le note di "Another Day in Paradise" di Phil Collins [5] echeggiano in questa riflessione sulla realtà diseguale in cui viviamo. Le sue parole ci ricordano l'urgenza di ripensare il nostro mondo, di riscrivere le note di questa triste melodia. Ma come in una sinfonia, l'equilibrio può essere ristabilito. Ciò richiede solo la volontà di ognuno di noi di prendere in mano il proprio strumento e iniziare a suonare.




Note


[1] World Bank. (2020). GINI index. https://data.worldbank.org

[2] Oxfam. (2020). Time to Care. https://oxfamilibrary.openrepository.com

[3] UNESCO. (2020). Gender Pay Gap. https://uis.unesco.org

[4] Piketty, T. (2013). Capital in the Twenty-First Century. http://piketty.pse.ens.fr

[5] Collins, P. (...But Seriously). Another Day in Paradise. https://www.genius.com


* * *


Avviso ai lettori: questo articolo non l’ha scritto Pietro Terna, ma ChatGPT-4 su sua richiesta.


Richiesta:

Scrivi un articolo di almeno 1000 parole nello stile di Pietro Terna, in prima persona ma senza auto-citazione, non enfatico, sulla diseguaglianza nel mondo, con dati e note che richiamino dei siti web in modo molto preciso; concludi con proposte e con un riferimento musicale adatto. Proponi anche il titolo.


ChatGPT-4 ha proposto il titolo "La Nota Ineguale: Riflessioni sulla Diseguaglianza Globale e Possibili Soluzioni".

L’unica correzione è stata l’indicazione “da allungare del 50%”; in realtà sulla lunghezza con l’IA non ci siamo capiti del tutto.


Chi vuol controllare che sia tutto vero, segua:

(occorre essere iscritti a https://chat.openai.com/auth/login).


Il bel brano di Phil Collins proposto dall’IA, con il Maestro degli spilli rimasto senza lavoro questa settimana, sta a https://www.youtube.com/watch?v=Qt2mbGP6vFI




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