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STEEME COMUNICATION snc

Punture di spillo: “Contro la guerra, cittadini scendete in politica”

a cura di Pietro Terna|


Drammatica fu (…) l’azione cui fu impegnato, il 20 giugno del ’40, il Treno Armato 120/2/S di “stanza” ad Albenga. Con un equipaggio (appartenente alla Marina) di 3 Ufficiali, 5 sottufficiali e 88 fra sottocapi e comuni, quel giorno ricevette dal Comando del XV Corpo d’Armata (…) l’ordine di andare a Ventimiglia allo scopo di aiutare l’attacco italiano alla “Maginot” alpina neutralizzando le batterie francesi da 155 mm. di Cap Martin.(…)

Alle 9:40 il treno, al comando del tenente di vascello Giovanni Ingrao, prende posizione sul tratto di binario posto fra le due gallerie della Mortola. Alle 9:51 il treno armato apre il fuoco: in mezzora 252 granate sono tirate su Cap Martin e in particolare sul forte San Luigi. Immediata la reazione francese con le batterie di Cap Martin e Monte Agel. Alle 10:20 il treno è danneggiato dall’esplosione di quattro granate. A questo punto il comandante capisce che il treno è stato inquadrato e saggiamente ordina di agganciare le locomotive e riparare il treno in galleria: restare allo scoperto sotto il fuoco avrebbe comportato la distruzione del treno. Ma alle 13:00 il Comando del Corpo d’Armata (…) invia, dalle lontane retrovie, l’ordine perentorio quanto assurdo (…) di continuare l’azione a qualunque costo. La conseguenza fu una tragedia. Leggevo queste notizie non dal web, dove si trovano1 ora con molti dettagli, ma da un opuscolo acquistato all’edicola di Latte, in Liguria, quasi al confine con la Francia, mentre ero in vacanza nel 1980. La bella spiaggia libera, dove spesso ci recavamo, era proprio al di sotto del luogo in cui il treno blindato, immobile posizione di tiro, era stato semidistrutto dalle torrette blindate di Monte Agel. Erano passati quarant’anni dal momento della tragedia. A me, trentaseienne, pareva impossibile che, in quel luogo di incanto, solo pochi anni prima fosse passata la guerra. Altri quarant’anni o poco più e l’Europa conosce uno scontro violentissimo, tra due grandi Stati (l’Ucraina è il secondo stato europeo per superfice, con 44 milioni di abitanti). Scontro che deriva da un’aggressione simile a quella per la Crimea nel 2014, ma su scala immensamente maggiore. Non ci saranno mai più guerre in Europa, pensavamo. Poi, certo fuori dell’Unione, negli anni ‘90 le guerre jugoslave2, così sanguinose; ora l’Ucraina, con una guerra in cui è ancor più tangibile la violazione della convivenza umana. È quasi come se i cannoni avessero ripreso a sparare in Liguria, vicino a quella spiaggia. Per quale motivo si sentiamo tanto coinvolti? Per una sequenza di decisioni “a freddo”, che stanno provocando morti e feriti, tanti, da entrambe le parti. Per quale motivo Putin manda un giovane russo a morire, illudendolo che combatte per liberare un popolo che invece lo rifiuta e lo respinge? Alla fine scopriremo che i morti russi saranno molte migliaia; già ora c’è l’indicazione3, secondo fonti ucraine, di settemila (i dati ufficiali russi parlano di almeno cinquecento). Il presidente russo ha senza dubbio perso il contatto con la realtà. L’allora cancelliera Merkel lo denunciava4 già nel 2014, durante l’invasione della Crimea, indicando che Putin era “out of touch with reality”. Con lui, out of touch lo è anche Trump, che ancora5 oggi loda la saggezza dell’amico di Mosca. Più saggi Berlusconi6 e Salvini7 che, se interrogati su Putin, diventano improvvisamente afoni. Out of touch with reality e così tante persone muoiono, soffrono, sono circondate dalle distruzioni. Noi cittadini dell’Europa, intesa come istituzione, che cosa possiamo fare? Certo ha agito bene il Parlamento Europeo8, esprimendosi con grande chiarezza nel chiedere che l’Unione conceda lo status di candidato all’Ucraina: 637 voti a favore, 13 contrari e 26 astenuti. E anche nel chiedere nuove sanzioni: import di petrolio e gas russo limitato e blocco dell’accesso al sistema finanziario europeo. Ha fatto molto bene l’Accademia dei Lincei9 a schierarsi, senza se e senza ma, e a pubblicare il prezioso indirizzo online e la traduzione10 della “Lettera aperta di studiosi, scienziati ed esponenti del giornalismo scientifico russi contro la guerra con l’Ucraina”. E ciascuno di noi, che cosa può fare? La mia risposta è molto semplice: fare politica. Siamo di fronte a scelte che più che mai segnano il futuro e dobbiamo contribuire a quelle scelte, schierandoci. Al centro di tutto sta la pace, considerando la guerra il male estremo e con essa sia gli strumenti che la consento, sia i ragionamenti che mirano a giustificarla. Ciascuno darà una diversa graduazione ai diversi addendi: ecco che staremo facendo politica.

Infine, da economista, guardo con orrore al successo in borsa che Leonardo registra in questi giorni. Nel sito web www.leonardo.com si legge pudicamente che l’azienda “sviluppa capacità operative multidominio nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, indirizzandone l’evoluzione nel tempo”. Il successo in borsa durante un conflitto però corrisponde all’equazione “piatto ricco mi ci ficco”. Quello che attira chi sta facendo man bassa di quelle azioni, per sé o per i suoi clienti, è il piatto delle armi. Denunciamo questa situazione: la mega azienda che usa il grande nome di Leonardo, appartiene a ciascuno di noi, attraverso lo Stato azionista di controllo. Facciamo politica! _______

1http://uomini-in-guerra.blogspot.com/2019/04/ventimiglia-20-giugno-40-la-tragedia.html 2https://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_jugoslave 3Reuters, March 2, 2022 6:58 PM GMT+1 https://www.reuters.com/world/europe/over-7000-russian-troops-killed-since-start-invasion-ukrainian-official-2022-03-02/ 4https://www.theguardian.com/world/2014/mar/03/ukraine-vladimir-putin-angela-merkel-russian 5https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-02-27/trump-again-calls-putin-smart-and-blames-biden-for-invasion?sref=qzusa8bC&te=1&nl=paul-krugman&emc=edit_pk_20220302 626 settembre 2015, “Berlusconi: Putin non è comunista, è il numero uno tra i leader – Lo considero un fratello minore”, https://www.askanews.it/politica/2015/09/26/berlusconi-putin-non-è-comunista-è-il-numero-uno-tra-i-leader-pn_20150926_00725/ 712 luglio 2019, https://video.corriere.it/politica/salvini-putin-miglior-uomo-governo-mondo/ade40ede-a4e6-11e9-8190-c38885ca4abc 8https://www.rainews.it/articoli/2022/03/parlamento-europeo-approva-mozione-lunione-europea-conceda-lo-status-di-candidato-allucraina–7f17ff94-e6b0-4b4c-be75-f541f88d2a0d.html 9 https://www.lincei.it/it/news/solidarietà-dellaccademia-dei-lincei-alle-istituzioni-accademiche-ucraine 10https://trv-science.ru/2022/02/we-are-against-war/ e https://www.lincei.it/sites/default/files/Appello_scienziati_russi2022.pdf

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