Generali senza eserciti, la Riserva li aspetta
di Michele Ruggiero|
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Sergio Mattarella, 80 anni, è stato riconfermato con 759 voti presidente della Repubblica Italiana. All’ottavo scrutinio parlamentare, Mattarella è risultato il secondo presidente più votato per il Colle, dopo il presidente-partigiano Sandro Pertini. Un lungo applauso ha percorso l’aula di Montecitorio al superamento del quorum, a 506 voti. Un altro lungo applauso ha seguito il suo nome alla proclamazione ufficiale attorno alle 20 e 50. La settimana della passione si è risolta con il filo della ragione che circola e circolava nel Paese: l’idea della continuità. E l’idea, infine, si è imposta anche tra i leader delle forze politiche, ad eccezione di Giorgia Meloni che in linea di coerenza con la sua opposizione al governo Draghi ha espresso contrarietà alla rielezione di Mattarella, votando il suo candidato di bandiera. Dunque, rottura nel centro destra e continuità dell’assetto ai vertici della prima carica dello Stato e di governo in uno dei passaggi più delicati per la nostra Repubblica, stretta tra crisi pandemica e tensione sociale, problemi economici e fibrillazioni internazionali, ultimi questi che si ripercuotono però quotidianamente sui costi delle imprese, di riflesso sulla sicurezza dei posti di lavoro e sui prezzi al consumo e delle tariffe dei servizi primari.