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Assegniamo a Gino Strada il Premio Nobel per la Pace

di Libero Ciuffreda|

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La morta improvvisa di Gino Strada, di un uomo che ad un certo punto della sua vita si è messo al servizio della vita degli altri, andando controcorrente nel silenzio assordante dell’ipocrisia, ci spinge a promuovere un’iniziativa che vada ben al di là del ricordo. In questa direzione la Porta di Vetro fa propria la proposta di Libero Ciuffreda, oncologo alla Città della Salute-Molinette, di costruire dal basso un movimento d’opinione per assegnare a Gino Strada il Premio Nobel per la Pace.

Sin da quando ero un giovanotto mi ha affascinato la vita del Premio Nobel per la Pace Albert Schweitzer. Lo chiamavano anche l’Africano, ma era nato in Alsazia, era un medico, teologo e musicista, straordinario interprete della musica di Johann Sebastian Bach. Schweitzer morì a Lambaréné nell’Africa equatoriale francese all’età di 90 anni, luogo in cui, dopo la Laurea in Medicina e Chirurgia, si era dedicato con tutte le sue forze ad assistere lebbrosi e pazienti. Malati che giungevano nel lebbrosario/ospedale dopo estenuanti viaggi con le loro famiglie e i loro animali, che di fatto vivevano con il congiunto durante la degenza. Alla notizia della morte di Gino Strada, medico italiano, nato a Sesto San Giovanni che dopo la Laurea in Medicina e Chirurgia, ha dedicato gran parte della sua vita alla cure delle vittime di guerra, difficile non pensare che meriterebbe anche lui il Premio Nobel per la Pace. Dapprima all’interno del Comitato Internazionale della Croce Rossa e dal 1994 con la Ong Emergency fondata con sua moglie ed alcuni amici, Gino Strada, classe 1948, ha dedicato la sua vita ad assistere le vittime di guerra in Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia, Bosnia Herzegovina, oppure intere popolazioni esposte al virus dell’Ebola o ad altre malattie contagiose. Milioni di pazienti assistiti, migliaia di vittime di mine antiuomo e di altre atrocità, civili e militari, di ogni colore della pelle, di ogni religione e di ogni fronte bellico, sono stati assistiti, operati, sottoposti a programmi di riabilitazione per tentare di riprendere una vita dignitosa. Ha promosso la costruzione di ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi nel mondo. Emergency è riconosciuta come partner delle Nazioni Unite ed innumerevoli sono i riconoscimenti personali e ad Emergency.

#GinoStrada #LiberoCiuffreda

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