9 maggio 1978: la morte di Aldo Moro e Peppino Impastato
di Vice|
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Il 9 maggio del 1978 morivano due persone estremamente diverse e distanti tra loro per estrazione sociale, ruolo, professione, età, quanto vicine per il comune desiderio di migliorare il proprio Paese, ognuna di esse a modo proprio, rivendicando sempre la propria identità e la propria passione politica. Quelle persone rispondevano ai nomi di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, e Peppino Impastato, giornalista e attivista politico, entrambe uccise.
Aldo Moro fu eliminato dalle Brigate rosse dopo 55 giorni di prigionia trascorsi in più covi. Il suo cadavere venne fatto ritrovare in via Caetani, all’interno di una Renault 4 di color rosso. Un “commando” delle Br l’aveva sequestrato il 16 marzo in via Mario Fani, all’angolo di via Stresa, nel quartiere Trionfale a Roma. Con quella che fu definita una “geometrica potenza di fuoco”, i brigatisti rivolsero le loro armi automatiche contro l’auto su cui viaggiava il presidente della Dc, uccidendo il maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi e il carabiniere Domenico Ricci, e contro la scorta, colpendo a morte i tre poliziotti, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.