Visita al Parlamento Subalpino 17 marzo 1861, l'Unità d'Italia

Apertura straordinaria da oggi, venerdì 15 a domenica 17, della Camera dei Deputati Parlamento Subalpino, all'interno del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino. L'iniziativa rientra nella "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera” che ricorda 17 marzo 1861. Fu la giornata in cui la monarchia sabauda diede avvio al processo di unificazione del Paese con l'incoronazione di Vittorio Emanuele II, re d'Italia. Un processo nato dall'impresa di Garibaldi nel Regno delle Due Sicilie, dall'azione militare nello Stato Pontificio e in forza di referendum-addomesticati negli staterelli italiani.
L'unità politica e amministrativa non nacque sotto i migliori auspici. Ne è prova l'esplosione del "brigantaggio" meridionale in chiave antisabauda. Fu una sorta di guerra civile, che si diffuse nel Mezzogiorno tra il 1861 e il 1865 (con rigurgiti fino al 1870) impegnando oltre 120 mila soldati del Regio Esercito i cui comandanti si impegnarono in una spietata azione repressiva e di contenimento anche delle istanze e rivendicazioni sociali delle plebi contadine dei territori ex borbonici. Operazioni militari con l'avallo di leggi speciali o in aperta violazione delle leggi che portò a un numero di vittime stimato attorno alle 20 mila, escludendo arresti e condanne, e che concorse a imprimere nella mentalità di quelle popolazioni una profonda diffidenza verso lo Stato Italiano.
L'Italia di oggi avrebbe visto la luce soltanto oltre mezzo secolo dopo e progressivamente: nel 1866 con il passaggio del Veneto ceduto dall'Austria al termine della III guerra d'Indipendenza, con la presa di Porta Pia il 20 settembre 1870 che diede Roma capitale e, infine, la vittoria nella Grande Guerra che segnò l'ingresso delle nostre truppe a Trento e a Trieste.
Domenica, il percorso di visita sarà accompagnato da musiche e parole che racconteranno la storia del Drapò piemontese e del Tricolore. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte nell’ambito delle celebrazioni dei 600 anni del Drapò.[1]
Il Parlamento Subalpino è l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le Costituzioni del 1848, accolta a partire da quell’anno del salone d’onore del palazzo dei principi di Carignano e riconosciuta monumento nazionale dal 1898. Si tratta, dunque, di un evento eccezionale per permettere di vivere l’emozione unica di entrare nel luogo che ha visto nascere l’unità d’Italia. È qui infatti che si svolse l’attività legislativa del Regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860. È in questa aula parlamentare che personaggi come Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi, Alessandro Antonelli, Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino Sella e centinaia di altri posero le basi della nostra democrazia e avviarono il processo di unificazione del paese che si concluse il 4 novembre del 1918 al termine della Grande Guerra vittoriosa contro l'Impero Asburgico che segnò la conquista di Trento e di Trieste. Dal 1938, anno del trasferimento del Museo a Palazzo Carignano, la Camera è diventata parte integrante dell’esposizione.
Domenica prossimo, inoltre, alcuni musicisti e cantanti intoneranno canti che raccontano la storia del Risorgimento. Nell’Italia del 1848, quando gran parte della popolazione era analfabeta, i fatti venivano raccontati attraverso la musica: l’Ottocento italiano è infatti punteggiato da una miriade di composizioni che devono essere considerate come veri e propri articoli di giornale, colorite rappresentazioni che rievocano le tavole illustrate della Domenica del Corriere e che affidano alla musica il compito di far rivivere episodi di cronaca e anniversari, inaugurazioni e progressi tecnologici, feste e lutti.
I canti, le arie e gli inni che accompagnarono la stagione dell’indipendenza nazionale saranno i protagonisti de «I Concerti volanti», che si svolgeranno il 17 nell’orario di apertura del Museo (dalle 10 alle 19). Il titolo scelto per questo intrattenimento evoca i fogli volanti grazie ai quali i canti patriottici erano diffusi in tutta la penisola. Di questa immensa mole di composizioni patriottiche la memoria collettiva ha conservato alcuni titoli che riescono ancora a emozionare, come alcuni brani di Michele Novaro, l’autore de Il Canto degli Italiani, tra cui lo splendido duetto dedicato al Tricolore.
Questi canti risuoneranno nello scalone monumentale e in altri punti del Museo allo scopo di offrire una scenografia sonora nell’attesa di entrare nel Parlamento Subalpino, raccontando la storia di come proprio il Piemonte, la cui secolare insegna viene celebrata quest’anno, sia stato il motore della stagione risorgimentale che ha portato all’indipendenza ed all’unità del nostro paese.
Note
[1] Per info e prenotazioni: 011 5621147 e sul sito museorisorgimentotorino.it
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