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Viaggio nell'Italia insolita e misteriosa.

Ivano Barbiero

Aggiornamento: 27 gen 2024

La Piramide "guaritrice" di Castelnuovo don Bosco


di Ivano Barbiero


Ventunesima tappa. Si ritorna ancora a parlare di Piramidi con Ivano Barbiero, come abbiamo anticipato sette giorni fa, "rompendo" eccezionalmente il tradizionale appuntamento quindicinale[1]. Ma i saliscendi della penisola per il nostro viaggiatore e i lettori sono stati davvero numerosi: dalla Lombardia al Friuli-Venezia- Giulia passando... dalla Sardegna, poi in Emilia-Romagna, Lazio e Campania. Ora, dopo un breve ritorno nel Lazio, in provincia di Viterbo, Ivano Barbiero riprende la strada di casa per fermarsi nel luogo d'origine del primo santo sociale di Torino, Castelnuovo don Bosco, dove nel 1989 è stata costruita una piramide in cemento armato dai "poteri curativi". Ma le sorprese non finiscono qui: ci sono ancora tante altre storie da leggere sulle piramidi nostrane.



Un’altra piramide assai nota è quella di Bomarzo, struttura in pietra che si trova nel Parco dei Mostri, in provincia di Viterbo. Fu realizzata nel XVI secolo da Vicino Orsini, un nobile e mecenate, come parte di un giardino fantastico e simbolico. 

Arrivando in tempi molto più vicini a noi, c’è da segnalarne una anche a Castelnuovo Don Bosco, sì proprio il paese del santo, e la storia è molto curiosa. Nel 1989, in regione Bardella, di piramide ne fu costruita una di cemento armato. La strana costruzione era stata realizzata da un pranoterapeuta e guaritore, Vincenzo Canino, in un vigneto di sua proprietà.[2] Alta 3 metri e larga 4 metri e mezzo, doveva captare “le radiazioni dell’energia cosmica” che, a suo dire, portavano alla guarigione anche malati senza speranza che entravano dentro questa costruzione e si accovacciavano a terra. Poteva già bastare. Ma venne fuori anche la storia che Canino veniva chiamato il Messia e che attorno a lui ruotavano 12 misteriosi apostoli che periodicamente si radunavano proprio attorno a questo manufatto. Puntuale la sua smentita: “Messia? Ho forse la faccia di Gesù? Sono gli altri che mi chiamano così”. 

Il tempo della pubblicazione della notizia sui quotidiani ed ecco insorgere un altro” guaritore”. Un “collega” di Canino, l’astigiano Carlo Rinaldi, che di piramidi asseriva di averne costruite ben due e sempre in zona, si era detto scandalizzato perché il manufatto del rivale era stato realizzato con il cemento armato. Grave errore, perché secondo il suo parere “solo una piramide in ottone o rame” era capace di raccogliere tutte le “radiazioni cosmiche”. 

Stupidaggini? Probabilmente sì. Ma allora come spiegare il caso di Vigolo Vattano, in provincia di Trento. In questo paese c’è la Casa Madre Paolina, Convento delle Piccole Suore dell’Immacolata Concezione, una comunità conventuale formata da suore di origine brasiliana. Ebbene, fino a due anni fa, presso questo istituto religioso, veniva praticata a richiesta una particolare terapia basata sulle proprietà biologiche attribuite alle piramidi. Si utilizzava infatti una struttura piramidale costituita da bacchette di ottone puro - proprio così - che ne formavano gli spigoli laterali e il perimetro di base con il lato di circa un metro.

La persona che desiderava sottoporsi alla terapia veniva fatta stendere su un lettino privo di parti metalliche e orientato secondo i punti cardinali in modo da trovarsi all’interno del volume piramidale. Sotto al suo corpo veniva posta una piccola placca circolare, incisa, di piombo, chiamata “acceleratore”. Questo elemento metallico doveva avere la funzione di “catalizzare le specifiche energie parabiologiche”. La terapia veniva applicata da suor Elvira. Da dove nasce tutto ciò?  

Alcune suore hanno fatto anni di “apprendistato terapeutico" in Brasile sotto la guida di un cecoslovacco (che le sorelle chiamano lo scienziato) di nome Kovalsky, La piramide curativa può essere o meno in scala di quella di Cheope, l’importante è che le dimensioni siano quelle studiate dallo scienziato. 

Inutile dire che queste metodologie fanno a pugni con la medicina ufficiale che per curare i malati usa radiazioni prodotte dall’uomo attraverso apparecchiature molto sofisticate. È indubbio però che le piramidi un loro fascino lo hanno sempre avuto, stimolando da sempre fantasia e curiosità. Attorno a questi manufatti si è anche sviluppata una pseudoscienza chiamata piramidologia che ne ipotizza poteri straordinari. C’è chi giura che le piramidi accelerino i processi di mummificazione degli animali morti o che abbiano il potere di affilare lamette o coltelli, conservare i cibi, ritardare l’inacidimento del latte, favorire la crescita dei vegetali, purificare l’acqua inquinata.

Nessuno stupore quindi, specialmente nel periodo New Age, che si trovassero in vendita in negozi del settore modelli in miniatura delle piramidi per poter sfruttare al massimo queste loro presunte capacità. In realtà fasulle. Infatti, ogni volta che questi improbabili poteri sono stati sottoposti a seri esami di laboratorio o a verifiche meticolose alla resa dei conti sono risultati del tutto inesistenti. La conservazione del latte, la disidratazione della carne e la germinazione dei semi si verificano in egual misura sia all'interno che all'esterno dei modelli di piramidi. Stesso discorso per la presunta capacità delle piramidi di affilare lamette e coltelli o di purificare l'acqua. 


Note


[1] In:


[2] Le immagini sono tratte dal quotidiano La Stampa del 26 maggio 1990 e Stampa Sera del 24 maggio 1990



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