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Stefano Paolo Corgnati

Università tecnologiche alla prova del Green Deal


di Stefano Paolo Corgnati*


E’ notizia di queste settimane che dalle rilevazioni del servizio Copernicus Climate Change dell’Agenzia spaziale europea, il 2023 si conferma come l'anno solare più caldo mai registrato nei dati di temperatura globale registrati a partire dal 1850. La tutela dell’ambiente e la sostenibilità degli ecosistemi, intesi nell’accezione estesa del termine, non possono essere solo più considerati principi ispiratori: devono essere priorità concrete nelle politiche europee e globali. La transizione ecologica non è più rimandabile.


L'impegno del Politecnico di Torino 

Le università tecnologiche devono avere un ruolo centrale di guida in questo processo basato su profonde trasformazioni con l’ingresso di nuove tecnologie. In particolare, il Politecnico di Torino, come istituzione pubblica e interlocutore istituzionale, esprime saperi scientifici e tecnologici in grado di interpretare e comprendere gli effetti e gli impatti del cambiamento climatico, promuove l’implementazione di soluzioni e processi tecnologici per la realizzazione di una crescente sostenibilità ambientale, definendone anche costi e tempi e dialoga con la società, comunicando i benefici della tecnologia in modo accessibile.

Per affrontare la transizione ecologica, l’Ateneo agirà a partire dalle sue missioni istituzionali: didattica, innovazione e trasferimento alla società: la formazione delle nuove generazioni sarà completata con la capacità di valutare la sostenibilità delle scelte progettuali e le attività di ricerca e innovazione saranno sempre più orientate verso queste tematiche. In questo modo potremo anche attrarre maggiori risorse e investirle in modo razionale e focalizzato.

Inoltre, come già accennato, le università hanno necessità di entrare sempre di più nel dibattito pubblico, comunicando dati ed evidenze scientifiche utili ad una comprensione obiettiva dei fenomeni. Le università sono anche motore di sviluppo e di crescita dei territori: fondamentali sono il dialogo e il confronto continuo con gli attori locali: tra questi, le pubbliche amministrazioni locali verso le quali fornire indicazioni utili per la programmazione delle politiche pubbliche, dando supporto al “policy making”.


Il rapporto con le imprese

La collaborazione con il mondo dell’industria è poi fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi indicati dal Green Deal. Per rispondere efficacemente e tempestivamente alla sfida ambientale, lo scambio va rafforzato e mantenuto costante: i bisogni delle imprese possono contribuire a calibrare meglio l’offerta formativa universitaria ed indirizzarne la ricerca. E le università tecnologiche trasferiscono alle imprese nuove metodologie, modelli, processi e soluzioni tecnologie orientate alla transizione verde.

Infine, le università devono essere di esempio. Gli Atenei sono delle grandi comunità di persone, una popolazione di studenti, professoresse e professori, ricercatrici e ricercatori, e personale tecnico e amministrativo. Negli ultimi anni, le università hanno adottato al loro interno politiche di sostenibilità negli spostamenti, incentivando modalità di trasporto alternativo, nel sistema di procurement orientando i propri sistemi di acquisti di prodotti e servizi ambientalmente preferibili, nelle proprie infrastrutture e residenze diventando i primi sperimentatori di sistemi di efficientamento energetico. Il Politecnico di Torino propone il Campus cittadino come un Living Lab dove sperimentare le tecnologie green e digitali accessibile e vivibile da tutta la cittadinanza e come esempio concreto di sostenibilità.


*Rettore eletto del Politecnico di Torino

 

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