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Trino: "No" di Legambiente al Deposito nucleare nazionale

Manifestazione contro l'autocandidatura promossa dal Comune


Domani mattina, 3 febbraio, Legambiente promuove una manifestazione contro l’autocandidatura di Trino per il deposito nucleare nazionale in mezzo alle risaie. L'iniziativa segue la Giornata Mondiale delle Zone Umide di oggi, 2 febbraio, con cui si richiama l’attenzione sulla loro ricchezza in termini di biodiversità e fondamentali per i numerosi servizi che assicurano il nostro benessere, tra cui la regolazione del clima. Il legame con le Zone Umide, come spiega Legambiente, deriva dal fatto che le risaie sono ufficialmente zone umide e che è persino in corso la costituzione (fase di VAS della Regione Piemonte) di un “Contratto di Zona Umida delle Risaie Vercellesi” per tutti i Comuni che confinano con Trino. Il punto di raccolta è fissato alle 10.00 al Principato di Lucedio, in mezzo alle risaie di Trino con la falda acquifera affiorante. Di lì con mezzi propri, i manifestanti arriveranno fino Leri Cavour (sempre in comune di Trino), dove è in fase avanzata di costruzione il grande impianto fotovoltaico di Enel Green Power auspicato e sostenuto da Legambiente. Da Leri la manifestazione si sposterà a Trino, con parcheggio in piazza Garibaldi, dove alle ore 11.30 si terrà la manifestazione davanti al Municipio in corso Cavour per esprimere pubblicamente le tante ragioni della contrarietà alla autocandidatura di Trino. Sulla questione, registriamo l'intervento dell'ex sindaco del comune, Alessandro Portinaro.


La decisione del sindaco di Trino Vercellese Daniele Pane di presentare l’autocandidatura ad ospitare sul territorio del comune il Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi continua ad essere oggetto di prese di posizione fortemente critiche e ora si stanno intensificando anche le iniziative di mobilitazione popolare.[1]

Mentre nei comuni del Vercellese e del Monferrato si succedono con sempre maggiore frequenza le serate informative a cura del Comitato “Tri-NO”, sorto per contrastare l’ipotesi del primo cittadino, con la manifestazione di domani la protesta diventa corale. L’evento si inserisce nel calendario di appuntamenti previsti in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, che si celebra oggi 2 febbraio.

Tre i momenti previsti durante la mattinata: il primo è per le ore 10.00 presso il Principato di Lucedio, luogo simbolo della risicoltura italiana poiché qui i monaci cistercensi avviarono secoli fa la coltivazione di questo cereale, dopo aver proceduto alla bonifica della zona.

Durante il periodo dell’allagamento delle risaie, Lucedio, così come le altre grange (le cascine a corte chiusa di impianto medievale che caratterizzano questo tratto della bassa vercellese) emerge in mezzo al cosiddetto “mare a quadretti”, quel paesaggio di risaia che qui presenta una la falda acquifera affiorante, proprio uno dei criteri di esclusione definiti a livello internazionale tra quelli di cui è necessario tenere conto per le scelte di localizzazione dei depositi nucleari.

Si prosegue quindi verso Leri Cavour, dove si prevede di giungere con mezzi propri per le 10,45. Leri è il borgo dove Camillo Cavour trascorse parte della sua vita e dove diede vita al modello moderno di impresa agricola. Oggi di fianco al borgo, all’ombra delle due torri della centrale termoelettrica “G. Ferraris” ormai spenta da diversi anni, è in fase avanzata di costruzione il grande impianto fotovoltaico di Enel Green Power, impianto che peraltro Legambiente e il mondo ambientalista hanno auspicato e sostenuto, a conferma di un possibile modello di sviluppo alternativo ai combustibili fossili e alla produzione energetica novecentesca (nella foto dall'alto, a destra).

Infine, sempre con mezzi propri, si arriverà a Trino, con parcheggio in piazza Garibaldi, dove alle ore 11.30 si terrà la manifestazione davanti al Municipio (Corso Cavour 70) per esprimere pubblicamente le tante ragioni della contrarietà alla autocandidatura di Trino per il Deposito nucleare nazionale.

Sarà anche la giornata di lancio di una nuova petizione, rivolta al Sindaco Daniele Pane e alla sua giunta, di ritirare l’autocandidatura. Il Comitato, promotore dell’iniziativa, spera così di aggiungere nuove firme raccolte su moduli cartacei, alle oltre 3500 che in pochi giorni sono state apposte sotto la petizione online lanciata sulla piattaforma change.org e che è possibile trovare a questo indirizzo: https://www.change.org/p/contro-il-deposito-nazionale-di-scorie-nucleari-a-trino-vercellese?recruiter=1150174192&recruited_by_id=7268d390-f994-11ea-9003-270716a25da9&utm_source=share_petition&utm_campaign=share_for_starters_page&utm_medium=copylink

  

Alessandro Portinaro, già sindaco di Trino Vercellese


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