Punture di spillo: clonazioni e intelligenza artificiale sul Colle
a cura di Pietro Terna|
Da un gruppo di discussione di cui ricevo messaggi via posta elettronica (le mailing-list esistono ancora, non ci sono solo i social con i loro schiamazzi) mi è arrivata la ricetta per risolvere tutti i problemi: rendere Mario Draghi clonabile e poi farne una nuova copia ogni volta che serve! Un modo solo apparentemente leggero per discutere dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Sono un ammiratore di Draghi e nelle mie note sulla Porta di Vetro l’ho scritto più volte, ma non auspico che si trasferisca al Quirinale. Non perché sia insostituibile al Governo; nessuno, mai, è insostituibile. Perché al Quirinale mi auguro ci sia una persona che abbia grande conoscenza dei momenti drammatici vissuti dalla Repubblica, per conoscenza diretta, avendo agito sempre per il bene comune. Una conoscenza che non credo possa avere il professor Draghi, che divenne servitore dello Stato, quale direttore generale del Tesoro, lasciando la posizione di professore universitario. Dopo di che, Banca d’Italia e Banca Centrale Europea (dopo il Tesoro, ci fu un passaggio breve in una banca internazionale, ma non è un banchiere, come sbrigativamente molti scrivono; semmai un banchiere centrale e fa una bella differenza). In quelle posizioni ha mostrato di saper mediare e anche di far pesare le sue scelte, ma non ha dovuto confrontarsi con i “segreti della Repubblica”.
Per chiarire di che cosa parlo, cito due libri recenti: quello dell’ex magistrato Giuliano Turone, “Italia occulta”, cioè la cronaca delle trame oscure che hanno avvelenato la politica italiana; su temi paralleli, “La spia intoccabile. Federico Umberto D’Amato e l’Ufficio Affari Riservati”, di Giacomo Pacini, di cui vi invito a leggere un’utile recensione pubblicata su questo sito.1 I veleni prodotti da quel male circolano ancora e occorre conoscerli, per eliminarli.2
Nell’immediato, dalla elezione del Presidente dipende la sorte del Governo. Vediamo due casi possibili, con il secondo che si sdoppia. Draghi al Quirinale potrebbe tentare di confermare la squadra di governo, cambiando soltanto il Mister, secondo il principio sportivo “squadra che vince non si tocca”; in ogni caso, la fiducia dovrebbe essere votata e lì si annidano i colpi di mano. Invece, se il nuovo Presidente della Repubblica è il signor X, potrebbe anche darsi che, dopo le dimissioni di cortesia che la prassi vuole presentate e respinte, inizi una turbolenza politica tanto virulenta da mettere in forse la fiducia del Parlamento verso il Governo. Il tutto collegato agli interessi di chi è in cerca di visibilità pre-elettorale, anche con un bel ministero da gestire sino a fine legislatura.
Il controllo dipende dalla forza di quel Presidente, che dispone di un’arma formidabile: vi mando tutti a casa e metà di voi non torna; anzi, c’è un gruppo che non torna quasi del tutto. La forza di quell’arma dipende da chi è X. Se X = Mattarella, per usare le equazioni, la forza di quella minaccia sarebbe tale che non occorrerebbe neanche farla balenare. Corollario: ritengo che Draghi sia sceso in campo sul tema della presidenza con la buona intenzione di difendere la squadra e il lavoro realizzato, ma non sappiamo per ora con quale esito.
Ho sentito più volte affermare, in questi giorni di votazione, “ci prendono in giro, scheda bianca con tutto il tempo che avevano per pensarci” o frasi simili, però un po’ meno controllate nella forma. Capisco lo sfogo, ma immagino che quasi tutti i votanti abbiamo una proprio opinione su chi sia la persona ideale da votare; però sanno anche che non serve a nulla votarla. Serve una azione sempre complicatissima e ora ancor di più difficile: trovare un accordo tra interessi contrapposti. Berlusconi, lasciando la corsa che ha iniziato per potersi ritirare con clamore, probabilmente puntava ad essere uno dei king maker, ma non pare sia così. I giocatori di questa complicata partita a poker hanno in mano le carte al massimo per il “tris”, mentre serve incastonare le cinque carte di una “scala” che varrebbe moltissimo, ma nulla se manca anche un solo tassello.
Intanto un migliaio di elettori vota con la matita monouso sfilando davanti all’urna dopo aver attraversato improbabili cabine elettorali, così brutte che qualcuno deve essersi messo d’impegno per realizzarle in quel modo. È un rituale che rigetta ogni modernità e non produce una bella immagine.
Vogliamo sapere di più? Come ho fatto altre volte, ho chiamato in causa una intelligenza artificiale, scegliendo quella con cui trovo più facile interagire. È GPT-3 e ne ho scritto3 in uno spillo natalizio. Brevemente: GPT-3 sta per “Generative Pre-trained Transformer 3”. È un modello linguistico che usa l’apprendimento con reti neurali artificiali per produrre testi simili a quelli scritti da una persona4. Sa rispondere a domande, scrivere saggi o poesie, riassumere testi, programmare (scrivere codice per computer); ha imparato quel che sa “leggendo” di tutto su qualsiasi argomento e connettendo le strutture linguistiche. Collegandoci a https://openai.com, possiamo iscriverci al sito e interagire con quella intelligenza artificiale. Inizialmente in modo gratuito, poi con un onere piuttosto contenuto nel caso di un uso personale. Per le interrogazioni riportate qui di seguito ho usato la modalità detta “a completamento”: si inizia una frase e si attende che il computer prosegua.
Alle ore 1:42 (notte) del 26.1.22, quindi dopo due votazioni) ho scritto “The final result of the 2022 election of the Italian president of the republic will be” e il macchinone ha risposto5 “that the incumbent, Sergio Mattarella, will be re-elected”.Alle 12:27 sempre del 26, dopo molte ore durante le quali nuove informazioni sono circolate in rete e GPT-3 ha potuto raccoglierle, lo stesso inizio è stato completato con6 “a contest between two candidates, Piero (Pietro, ndr) Grasso and Giovanni Legnini. Piero Grasso will be the eventual winner, with 54% of the vote”. Pietro Grasso7 so chi è, su Giovanni Legnini8 ho dovuto documentarmi (politico e avvocato; già vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura; dal febbraio 2020 commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dai terremoti del Centro Italia del 2016 e del 2017, su nomina del Governo Conte II). Un po’ di stupore da parte mia… per cui ho ripetuto la richiesta di completamento ed è arrivata l’indicazione9 “a victory for incumbent Sergio Mattarella, who will be re-elected with around 60% of the vote.”
Il pomeriggio del 26 è stato di turbolenze, per cui alle 20:16 ho riprovato ottenendo10 “won by Sergio Mattarella, who will receive 54% of the vote”. Da 60 a 54%, interessante. Viva GPT-3, ben auspicante, ma anche inquietante. Chi mette quasi in ridicolo l’intelligenza artificiale e scrolla le spalle con fastidio quando si parla della gestione dei dati di tutti e su tutto da parte delle big tech, ci faccia un pensierino.
Segnalo per questo una importante riflessione riportata in un lavoro11 molto recente di due collaboratori della Banca d’Italia, Oscar Borgogno e Michele Savini Zangrandi, su “Data governance and the regulation of the platform economy”, da leggere con molta attenzione.
Intanto, mentre a Roma si gioca una partita che, pur importante per il nostro futuro, è di dimensione locale, ai confini orientali dell’Europa si conducono giochi di guerra. Cerchiamo di non dimenticare che quelli sono i nostri confini.
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1Un libro per voi: “La spia intoccabile”, storia di Federico Umberto D’Amato in https://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2021/03/model_-libri.pdf
2Cfr. Per non dimenticare ieri come oggi: 12 dicembre 1969, strage di piazza Fontana in https://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2021/12/model_-men1.pdf
La strage di via D’Amelio e la morte del generale Maletti in https://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2021/07/model_-me3.pdf
Quel giorno di dolore, nel ricordo di Aldo Moro inhttps://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2021/05/model_-ruggiero-1.pdf
Le “eredità” dell’8 Settembre 1943 in https://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2021/09/docs_mr.pdf
2 agosto 1980: la prima giustizia è la verità in https://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2020/08/ruggiero.pdf
3 https://www.laportadivetro.org/punture-di-spillo-intelligenza-artificiale-versione-santa-claus/
4https://en.wikipedia.org/wiki/GPT-3
5Il risultato finale delle elezioni del 2022 del presidente della repubblica italiana sarà … che il presidente in carica, Sergio Mattarella, sarà rieletto.
6… una competizione tra due candidati, Piero (Pietro, ndr) Grasso e Giovanni Legnini. Piero Grasso sarà il vincitore finale, con il 54% dei voti.
7https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Grasso
8 https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Legnini
9… una vittoria per il presidente in carica Sergio Mattarella, che sarà rieletto con circa il 60% dei voti.
10… vinto da Sergio Mattarella, che riceverà il 54% dei voti
11https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2021-0652/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=1
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