top of page

#Next Generation Eu: ecco il dispositivo per la ripresa

di Anna Paschero|

Leggi l’articolo completo | Download |


Il 10 febbraio 2021 è stato aggiunto un altro tassello al complesso mosaico del Piano di ripresa Next Generation Eu con l’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, del regolamento contenente le norme per accedere alle risorse stanziate con il dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza (RRF, Recovery and Resilience Facility), che rappresenta la principale componente del Piano da 750 miliardi, con una propria dotazione di 360 miliardi di prestiti e 312,5 miliardi di sovvenzioni, la differenza arriva da altri dispositivi di finanziamento.

Le risorse del Piano integrano e rafforzano il bilancio a lungo termine dell’Unione Europea per il periodo 2021–2027, e con esso vengono a comporre un pacchetto complessivo di risorse di 1.850 miliardi di euro, di cui beneficeranno i Paesi membri per riparare i danni causati dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, con l’obiettivo di preparare un futuro migliore per la prossima generazione, in un’Europa più sostenibile e moderna. Una decisione che non ha precedenti nella storia europea e che si prefigge di creare una ripresa inclusiva, uniforme ed equa per tutto il proprio territorio, ma soprattutto per il nostro Paese che beneficerà, più di ogni altro, di risorse straordinarie, mai messe a disposizione prima d’ora. Il sostegno rappresentato dallo strumento Next Generation EU è limitato nel tempo, al fine di impedire la ripresa della crisi; pertanto tutti gli impegni giuridici dei programmi finanziati con tali risorse supplementari dovranno essere assunti entro e non oltre il 31 dicembre 2023. La Commissione dovrà contrarre i prestiti non oltre il 2026 e tutte le passività indotte dal potere eccezionale e temporaneo conferitole, dovranno essere rimborsate integralmente al più tardi, entro il 31 dicembre 2058. Prestiti che sono già in corso di assunzione sui mercati finanziari internazionali attraverso un’emissione consistente di titoli europei di debito a costi molto favorevoli – alcuni con interessi negativi – i cui importi saranno redistribuiti tra i Paesi membri. Un cambio di paradigma non da poco che prelude alla creazione di uno strumento comune di solidarietà europea attraverso la condivisione del debito e all’adozione di un sistema fiscale di risorse proprie che contribuiranno al rimborso degli eurobond. Un importante passo in avanti verso una vera integrazione politica e fiscale europea.

#AnnaPaschero #RecoveryFund #UnioneEuropea

0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

L'associazione

Montagne

Approfondisci la 

nostra storia

#laportadivetro

Posts Archive

ISCRIVITI
ALLA
NEWSLETTER

Thanks for submitting!

bottom of page