L'ultimo giorno di Fernando Botero

Amava l'Italia, amava le cave di Carrara, amava Pietrasanta, dove aveva preso casa agli inizi degli anni Ottanta, Fernando Botero Angulo, estroverso pittore e scultore nato a Medellin, in Colombia, uno tra gli artisti più conosciuto ed apprezzato dell'America Latina. Botero si è spento all'età di 91 anni, nella sua residenza di Montecarlo. La sua salute era peggiorata negli ultimi giorni a causa di una polmonite. La notizia è stata confermata dal ministero della Cultura colombiano.
Una vita non avventurosa, ma intensa la sua, tra viaggi giovanili in Spagna, Italia, Francia, il ritorni in patria e la sensazione di ritrovarsi esule negli Stati Uniti, inseguito dai fantasmi di una vita ancora precaria, in cui il successo sembra un miraggio, fino all'apprezzamento della sua pittura, alle sue prime personali e alle quotazioni che diventano esplosive delle sue tele.
In un post, il presidente della Colombia Gustavo Petro lo ha salutato come "el pintor de nuestras tradiciones y defectos, el pintor de nuestras virtudes. El pintor de nuestra violencia y de la paz", il pittore delle nostre tradizioni e dei nostri difetti, il pittore delle nostre virtù. Dipinti al Museo Botero di Bogotà. Foto di Pierfranco Viano (in Il Mappamondo, appunti di viaggio: la “Semana Santa” in Colombia https://www.laportadivetro.com/post/il-mappamondo-appunti-di-viaggio-la-semana-santa-in-colombia ).

