Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, un giallo lungo trent'anni
Aggiornamento: 23 lug 2024

Nel pomeriggio di oggi, 20 marzo, saranno commemorati a Montecitorio Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, giornalista e operatore della Rai uccisi in un agguato a Mogadiscio (Somalia) il 20 marzo del 1994. Trent'anni dopo il loro ricordo si sovrapporrà su un cumulo di bugie, depistaggi, falsità, il corredo d'ordinanza che accompagna l'Italia dei misteri, sempre la stessa, monarchica o repubblicana.
Ilaria Alpi, romana, 33 anni, e Miran Hrovatin, triestino, 44 anni, erano inviati Somalia per raccontare un paese dilaniato dalla guerra civile, dominato dai signorotti che regnavano su morti e distruzioni, ed indagare su un traffico illecito di rifiuti tossici. La jeep su cui viaggiavano fu bloccata e i due freddati. Da chi? Il punto interrogativo è permanente. Quel crimine rimane senza nome. Le inchieste parlamentari e giudiziarie non hanno aperto spiragli o indicazioni probanti su quel duplice assassinio. La verità rimane nascosta in quel lembo di Africa ben conosciuto della storia italiana che ha fatto scrivere purtroppo pagine poco onorevoli dell'essere italiani.
Ma quel 20 marzo del 1994, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin erano lì anche per mostrare il coraggio del giornalismo italiano, riluttante e indisponibile a verità di comodo o di circostanza per non alienarsi il sostegno del Potere. Un coraggio pagato con la vita.
Oggi, il Liceo linguistico Tito Lucrezio Caro di Roma, la scuola che ha visto Ilaria tra i suoi studenti, svela al pubblico un murale realizzato dall'artista Alessandra Chicarella dedicato ai due giornalisti. Nella stessa circostanza saranno esposti alcuni pannelli della mostra 'Mi richiama talvolta la tua voce' di Paola Gennari Santori dedicata al mondo personale di Ilaria Alpi e messi a disposizione dalla Fondazione Paolo Murialdi.
Sempre a Roma, alla Biblioteca Nazionale Centrale, si apre alle 10 fino alle 13 di oggi, il seminario Le voci del coraggio dedicato a Ilaria Alpi, a Miran Hrovatin e ai giornalisti uccisi in guerra, da Marco Luchetta a Dario D'Angelo, Andy Rocchelli, Alessandro Sasa Ota, Enzo Baldoni e Simone Camilli.
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